Un giorno, David Nicholls


Ciao a tutti! Ho deciso di continuare il count down per questo magico evento che avverrà il 24 settembre. Per chi non lo sa ancora, fra 5 giorni uscirà finalmente la versione italiana del nuovo romanzo di J.K. Rowling, tratto dallo spettacolo che stanno facendo a Londra. Secondo me è bellissimo, sarebbe un sogno andarlo a vedere, ma credo che ormai i posti sono tutti prenotati. Perciò mi accontenterò del libro.
Tra l'altro io il libro l'ho ordinato: da buona Potterhead pretendo di averlo all'istante. Il problema è che il 24 non sono a Milano, quindi non lo avrò proprio immediatamente. 


Pazienza, tanto comunque l'ho ordinato, non devo impazzire per trovarlo. È comunque lì, in libreria ad aspettarmi. Il mio TESSSORO.


Ma bando alle ciance e cominciamo a parlare del libro di oggi. Quando mi sono resa conto di non avervene mai parlato mi sono subito indignata con me stessa. Mi piace tantissimo questo romanzo e volevo recensirlo subito, ma io a volte ho la memoria di un pesce rosso e mi sono dimenticata in due secondi. Quindi oggi vorrei parlarvi di "Un giorno" di David Nicholls.
Titolo originale: One day


È l'ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. Si sono appena laureati, l'indomani lasceranno l'università. È il 15 luglio 1988, e per la prima volta Emma e Dexter si amano e si dicono addio. Lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza, sempre consapevole dei suoi privilegi, delle sue possibilità economiche e sociali. Ad attendere Emma è invece un ristorante messicano nei quartieri nord di Londra, nachos e birra, una costante insicurezza fatta di pochi soldi e sogni irraggiungibili. Ma per loro il 15 luglio rimarrà sempre una data speciale. Ovunque si trovino, in qualunque cosa siano occupati, la scintilla di quella notte d'estate tornerà a brillare. Dove sarà Dexter, cosa starà combinando Emma? Per venti anni si terranno in contatto, e per un giorno saranno ancora assieme. Perché quando Emma e Dexter sono di nuovo vicini, quando chiacchierano e si corteggiano, raccontandosi i loro amori, i successi e i fallimenti, solo allora scoprono di sentirsi bene, di sentirsi migliori.

Recensione
Questo libro parla di Romanticismo con la R maiuscola, ma senza essere mai scontato o stupido. L'idea che la storia venga raccontata di anno in anno ogni 15 luglio (dal 1988 al 2005 mi sembra) mi è sempre piaciuta tantissimo. Poi la storia trascina, appassiona: forse è il modo in cui vengono descritti Emma e Dexter, forse è l'atmosfera di questi Paesi in Inghilterra (anche se non si svolge tutto in Inghilterra), forse è anche il fatto che anche se il libro non lo dice specificatamente tu sai che i due protagonisti saranno per sempre legati. Non lo so proprio, so solo che questo libro ha uno strano effetto su di me.
Quando leggo un libro che mi appassiona particolarmente i personaggi mi restano nella mente per tanto tempo e mi ritrovo a pensare alla loro storia, alla loro vita. Nel caso di Emma e Dexter mi è successo, anzi, lo faccio ancora, nonostante abbia letto questo libro circa un anno e mezzo fa.
Emma inizialmente è un po' una sfigatella, ma non importa: fin da subito capiamo che è destinata a grandi cose. Ed è così, infatti dopo un po' capisce che non si deve accontentare e decide di seguire il suo sogno. Probabilmente se esistesse davvero sarebbe una di quelle ragazze un po' anonime, ma che se poi conosci bene capisci che hanno un gran potenziale. Dexter è uno dei primi a capirlo e ciò fortifica il loro legame.
E adesso passiamo al nostro caro Dexter: vi avverto, all'inizio vi starà pesantemente sulle palle, ma io non sono mai riuscita ad odiarlo veramente. Nonostante l'apparente felicità è un po' un uomo vuoto. A contrario della protagonista femminile lui inizialmente sembra uno figo: uno che sembra quasi sprecato a passare il suo tempo con Emma. Ma non vi fermate alle apparenze, cercate di capirlo veramente questo personaggio.
Ciò che rende bello il libro sono anche gli altri personaggi: c'è Ian, il comico che non fa ridere; Sylvie, che mi stava tanto simpatica ma poi si è dimostrata un'infame;  Tilly, la compagna di stanza di Emma al college, ovvero il mio idolo; il preside della scuola, che per quanto sia inutile mi ha fatto tanto divertire, e Suki. Facciamo che lei non la commento, fatevi voi la vostra opinione.
Il finale, come ogni buon libro che si rispetti, è insospettabile. Tutto mi aspettavo tranne... quello! Vi sfido a capirlo.
Ormai chi mi segue da un po' dovrebbe saperlo: io sono molto selettiva sui romanzi d'amore. Perché io lo legga deve proprio essere una cosa fatta bene e originale. Credetemi, "Un giorno" è entrambe le cose. Non so cos'abbia di così particolare, ma i personaggi, i luoghi, la storia mi hanno colpito tantissimo Il modo di scrivere dell'autore non annoia e ti fa venire voglia di leggere. Senza neanche accorgervene in un'ora sarete a metà libro, perché questa storia è una di quelle che non vorreste mai abbandonare.
Frase preferita:  
"Vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo, di solito il consiglio era questo, ma chi aveva l'energia sufficiente per farlo? E se pioveva o eri di cattivo umore? Era poco pratico. Molto meglio cercare di essere coraggiosi e audaci e cambiare le cose in meglio. Non proprio il mondo, ma il pezzettino intorno a te."
Curiosità 
Ho deciso di mettere questo fatto come curiosità perché io l'ho scoperto mesi dopo aver letto il libro. Va detto che io a volte sono scollegata e quindi forse già tutti lo sapevate, ma spero davvero di non essere già così fusa. Quindi vabbe, io ve lo dico lo stesso.
Da questo libro è stato tratto un film omonimo, con protagonisti Jim Sturgess e Anne Hathaway,  che tra l'altro ha vinto nel 2013 il premio Oscar come miglior attrice non protagonista per "Les Miserables" (ho una mania strana per i premi Oscar, ma insomma, chi non ha delle ossessioni?)
Avrei davvero voluto soffermarmi di più sul film, ma ho visto solo il finale. Non so perché non ho mai guardato la parte iniziale, ma per quello che mi ricordo le differenze erano molto poche col libro. Poi ogni film con la Hathaway è grandioso, perché insomma, è Anne Hathaway.

Avete capito che intendo




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