Il libro dei Baltimore, Joël Dicker

Ciao a tutti! Scusatemi l'assenza, però devo riprendere il ritmo scolastico, in particolare abituarmi a quello del liceo. Non è facile, però credo che piano piano riuscirò ad avere un po' più di tempo per me stessa.
PER FORTUNA È VENERDI


Prima di iniziare, devo darvi una notizia pazzesca. Chi mi segue da tempo può capirmi.
HO PRESO 9 IN GINNASTICA. 
No, non era teoria. No, non sto mentendo. E no, non ho pagato la professoressa. È stata la prima domanda che mi hanno fatto a casa. 
Vi giuro non ci credo neanche io. Fra un po' mi vedrete così

Ma non cincischiamo e parliamo del libro di oggi. Non so se ve l'ho già detto, ma a volte vivo in un mondo al di fuori della realtà. Nel senso, vedo che cosa succede ma non me ne accorgo. Vado dritta al punto: questo libro era super pubblicizzato e, pensandoci bene, io qualche pubblicità l'ho pure vista. Però non me ne sono proprio resa conto, infatti quando l'ho visto in libreria ero così:

A volte solo Hanna Marin mi capisce

Ho avuto questa reazione perché sullo scaffale della libreria c'era proprio lui: il nuovo romanzo di Joël Dicker, "Il libro dei Baltimore".
Titolo originale: "Le livre de Baltimore"

I Goldman di Montclair, New Jersey, sono una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. I Goldman di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca e vivono in una bellissima casa nel quartiere residenziale di Oak Park. A loro, alla loro prosperità, alla loro felicità, Marcus ha guardato con ammirazione sin da piccolo, quando lui e i suoi cugini, Hillel e Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto anni dopo una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la storia della sua famiglia: torna con la memoria alla vita e al destino dei Goldman di Baltimore, alle vacanze in Florida e negli Hamptons, ai gloriosi anni di scuola. Ma c’è qualcosa, nella sua ricostruzione, che gli sfugge. Vede scorrere gli anni, scolorire la patina scintillante dei Baltimore, incrinarsi l’amicizia che sembrava eterna con Woody, Hillel e Alexandra. Fino al giorno della Tragedia. E da quel giorno Marcus è ossessionato da una domanda: cosa è veramente accaduto ai Goldman di Baltimore? Qual è il loro inconfessabile segreto?

Recensione
Questo libro è un po' diverso dal primo. Innanzitutto non è proprio un giallo: anzi, si, è un giallo, ma non solo. È semplicemente la storia di una famiglia molto particolare.
Poi, non c'entra assolutamente nulla con "La verità sul caso Harry Quebert". Alcuni fatti di cui si parla nel libro precedente vengono ripetuti in questo libro, ma veramente cose abbastanza inutili e di pochissima importanza.  
Il libro parla molto più di Marcus che il precedente. Dall'altro romanzo sappiamo la faccenda del formidabile e poco altro, ma questa è proprio la sua storia e quella della sua famiglia. Mi è piaciuto il fatto che si approfondisce di più la sua vita (e che finalmente sappiamo qualcosa di più sulle sue storie d'amore...)
Sì, si approfondisce molto la storia di Marcus, ma i veri protagonisti sono i Goldman di Baltimore, in particolare Hillel e Woody. Loro sono la parte fondamentale di questo libro.
Non è un grandissimo spoiler, quindi ve lo dico: il vero figlio dei Goldman è Hillel. Woody è adottato. Lo dico perché uno, lo scoprirete subito e due, perché uno degli aspetti più importanti è la crescita di Hillel prima di Woody e dopo Woody. Prima è un ragazzino preso in giro, figlio di un ricco avvocato, con pochi amici, con una vita vuota. Da quando conosce Woody cambia: diventa finalmente qualcuno. Woody è la metà di Hillel e non trovo altro modo per spiegarlo. Certo, ci saranno dei problemi. E dove non ci sono?
Woody forse è quello che mi è piaciuto di più. È il personaggio più vero e più interessante da scoprire. Quando finirete il libro mi verrete a picchiare perché succede QUALCOSA (quanto amo mettere suspense), ma io vi dirò che nonostante tutto Woody rimane il personaggio migliore di tutti. Solo grazie a lui i Goldman sono completi.
Una delle cose che Dicker sa fare meglio è creare suspense: con "La verità sul caso Harry Quebert" l'ha fatto benissimo, e l'ha fatto ancor meglio con "Il libro dei Baltimore": nomina SEMPRE la Tragedia, ma voi scoprirete cos'è solo alla fine. Non immaginate che nervoso dà, però l'attesa vale la pena.
Ero tanto entusiasta di vedere questo romanzo in libreria perché "La verità sul caso Harry Quebert" è fenomenale. Un autore re che scrive un libro del genere non può che essere un professionista. Mi aspettavo tanto da "Il libro dei Baltimore" e ha soddisfatto tutte le mie aspettative: un libro così lungo che ti fa venire sempre voglia di leggere non è facile da trovare, e Joel Dicker riesce a darci tutte queste cose. Credo sia un grande autore e che tutti i suoi libri vadano letti per scoprire il piacere della lettura di un gran bel libro.
Frase preferita: 
Restammo senza parole. Era di una bellezza perfetta. Fino a quel momento avevamo condiviso tutto, e così decidemmo di amare tutt’e tre quella ragazza dallo sguardo luminoso.

Curiosità 
Joel Dicker sta promuovendo il suo libro ed è venuto in Italia... ieri.
E io non lo sapevo



Che sfiga :-)

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