La bicicletta verde, Al Mansour Haifaa
Ciao a tutti! Oggi vorrei parlarvi di un libro abbastanza recente, la cui storia mi ha colpito molto. Si tratta de "La bicicletta verde" di Al Mansour Haifaa
Titolo originale: Wadjda (وجدة )
"La bicicletta verde" è tratto dall'omonimo film della regista Haifaa Al Mansour. Nel 2012 ha ricevuto diversi riconoscimenti e Haifaa è diventata molto celebre, anche perché è la prima regista donna dell'Arabia Saudita. Oltre a questo film ha prodotto tre cortometraggi (Who?, The Bitter Journey, e The Only Way Out) e un documentario (Women Without Shadows)
Titolo originale: Wadjda (وجدة )
Wadjda è una bambina di 10 anni che vive nella periferia di Riyad, la capitale dell’Arabia Saudita.
Nonostante viva in un modo tradizionalista, Wadjda è così simpatica, affettuosa e intraprendente, che quando si mette in testa una cosa, nessuno la ferma. Dopo un litigio con il suo amico Abdullah – con cui non avrebbe il permesso di giocare – Wadjda adocchia una splendida bicicletta verde, in vendita in un negozio vicino casa. Lei non potrebbe guidarla, perché alle donne è vietato se non accompagnate da un uomo, ma Wadjda è determinata a combattere per i suoi sogni…
Nonostante viva in un modo tradizionalista, Wadjda è così simpatica, affettuosa e intraprendente, che quando si mette in testa una cosa, nessuno la ferma. Dopo un litigio con il suo amico Abdullah – con cui non avrebbe il permesso di giocare – Wadjda adocchia una splendida bicicletta verde, in vendita in un negozio vicino casa. Lei non potrebbe guidarla, perché alle donne è vietato se non accompagnate da un uomo, ma Wadjda è determinata a combattere per i suoi sogni…
Recensione
Ho letto questo libro perché l'emancipazione femminile è un argomento che mi sta molto a cuore. tra l'altro la mia tesina era completamente incentrata su questo tema, quindi, dopo ciò che ho studiato negli ultimi mesi, credo ormai di essere abbastanza informata sull'argomento.
Fin da subito la storia prende una piega che mi piace. L'autrice fa vedere inizialmente la situazione, senza mezzi termini: spiega molto bene la condizione delle donne in Arabia Saudita. Poi arriva la descrizione di questa bambina, un po' ribelle, cocciuta, che fin da subito diventa la mia eroina. Wadjda sa cosa deve fare, qual'è il suo posto in quella società, ma nonostante ciò, lei vuole avere il pieno controllo della sua vita. Ovviamente ciò crea delle controversie, in particolare con l'insegnante, di cui non ricordo proprio il nome, scusate.
Quindi Wadjda fra tutto, ma proprio TUTTO ciò che non deve fare: avere un amico maschio, Abdullah. Vendere braccialetti a scuola per guadagnare un po' di soldi. Disubbidire agli insegnanti e alla madre (di cui parlare più tardi). Perciò quando vede la bicicletta verde il suo pensiero fisso diventa comprarla. E, come abbiamo capito fino ad ora, quando la nostra Wadjda si mette in testa una cosa, nulla la può fermare.
Adesso arriviamo al mio personaggio preferito: la mamma di Wadjda (non mi ricordo nemmeno il suo di nome, mi dispiace). Magari all'inizio può stare un po' antipatica, però se si osserva bene questo personaggio, si possono cogliere diverse sfaccettature. Immaginate questa donna, che vive in una società in cui ha parecchi divieti, che il marito ha abbandonato perché non gli può dare figli maschi e che lei deve riconquistare. Intanto c'è il peso di una figlia che deve accudire e il lavoro, di cui non può fare a meno. Insomma, nonostante tutte le difficoltà, la madre di Wadjda è una donna forte, che riesce a sopportare di tutto per amore di sua figlia. È proprio l'amore per sua figlia che rende il libro più bello e più dolce. Ma questo lo capirete solo leggendolo.
Parlare di emancipazione femminile non è facile, ma l'autrice scrive con una tale semplicità che persino un bambino potrebbe capire questo argomento. "La bicicletta verde" è un libro facile, ma nonostante ciò potente e pieno di significato.
Frase preferita: la mia farse preferita non è proprio una frase significativa, ma è un pezzo di un dialogo che, se come me ti sei appassionato ai personaggi e alla storia, ti farà sorridere.
"Wadjda, io ti voglio sposare quando saremo grandi"
Curiosità
"La bicicletta verde" è tratto dall'omonimo film della regista Haifaa Al Mansour. Nel 2012 ha ricevuto diversi riconoscimenti e Haifaa è diventata molto celebre, anche perché è la prima regista donna dell'Arabia Saudita. Oltre a questo film ha prodotto tre cortometraggi (Who?, The Bitter Journey, e The Only Way Out) e un documentario (Women Without Shadows)
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