L'amica geniale, Elena Ferrante: Storia di chi fugge e di chi resta (Volume tre)
Ciao a tutti! Oggi volevo andare avanti con la recensione della saga de "L'amica geniale". Vorrei parlarvi del terzo volume, ovvero "Storia di chi fugge e di chi resta"
Attenzione: la recensione può contenere spoiler sui libri precedenti
Attenzione: la recensione può contenere spoiler sui libri precedenti
Elena e Lila, le due amiche la cui
storia i lettori hanno imparato a conoscere attraverso "L’amica geniale" e "Storia del nuovo cognome", sono diventate donne. Lo sono diventate molto
presto: Lila si è sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il
marito e l’agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; Elena è
andata via dal rione, ha studiato alla Normale di Pisa e ha pubblicato un
romanzo di successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto.
Ambedue hanno provato a forzare le barriere che le volevano chiuse in un
destino di miseria, ignoranza e sottomissione.
Recensione
Nella recensione del libro precedente avevo detto che quello era il mio preferito della saga. Non mi rimangio niente, ma ripensandoci che anche questo volume è davvero davvero bello.
Inizialmente mi è sembrato strano vedere Elena e Lila così grandi. Insomma, all'inizio di agosto erano due bambine e quasi a fine mese le ho trovate donne, cresciute, con famiglia e figli.
Il finale del secondo libro ci ha lasciato un po' di dolce amaro: Lila che lavora in fabbrica ed Elena, che ha finalmente trovato la felicità, che ritrova Nino Sarratore, l'amore tormentato della sua vita (ammettetelo, non ve lo aspettavate che si innamorava di Lila). Io ero super impaziente di capire che cavolo sarebbe successo. In particolare ero curiosa di conoscere il destino di Lila: lei, che all'inizio del libro era una ricca signora, ora si ritrova a vivere con Enzo Scanno in un minuscolo appartamento e a faticare per il figlio. Non vi preoccupate, Lila non vi deluderà, ma dovrete aspettare un po' di pagine per capire cosa le è successo.
Infatti per praticamente la prima volta questa romanzo è quasi tutto incentrato su Elena. Elena che raggiunge mille traguardi ed è perennemente insoddisfatta. Elena che non si sente mai all'altezza. Elena che finalmente ha trovato qualcuno che la ama, ma comunque non riesce ad essere felice. Elena, che nonostante sia quella che nel rione ha fatto più strada, non riesce mai ad essere se stessa. Elena che, alla fine, vorrebbe essere Lila.
Credo che l'insofferenza di questo personaggio nasca dal fatto che lei non riesce mai a godersi a pieno le cose. Al contrario di Lila, lei è cresciuta dovendo sempre superare le aspettative. Lei non poteva fare semplicemente bene, lei doveva fare meglio di tutti. Vivere in questo ambiente non è facile e credo che per tutta la vita Elena sia stata influenzata da ciò. Nonostante tutto, come ben sapete, io la amo alla follia. Mi piacerebbe davvero conoscerla se esistesse.
Diciamo però che l'ho amata un po' meno durante il finale. Ma non voglio fare spoiler, quindi non dico nulla.
Nonostante Elena viva da un'altra parte in questo libro, il rione acquista sempre più importanza. Per quanto le ragazze si possano allontanare da quel posto, per quanto possano sfuggirgli, il rione sarà sempre un qualcosa che le accompagnerà. Loro possono andarsene, ma alla fine il loro luogo di nascita le richiama sempre, come le persone che le hanno accompagnate durante l'infanzia.
Ho parlato sempre troppo poco della bellezza dei personaggi secondari e dei luoghi del rione. Alla fine, ciò che rende questi romanzi unici sono proprio loro. La salumeria dei Caracci, la pasticceria dei Solara, il negozio dei Cerullo che poi diventa dei Caracci e poi dei Solara e poi non si capisce più niente. La scuola, la biblioteca, la casa della maestra. Alla fine, tutti questi luoghi e tutti i personaggi che noi chiamiamo banalmente "secondari" sono importantissimi per la storia di Lila e Elena. Sono loro che rendono questi libri così originali.
Dopo aver letto le mie recensioni ormai dovreste sapere quanto amo la saga de "L'amica geniale". Questi romanzi hanno tutte le caratteristiche del Libro Perfetto: personaggi originali, luoghi speciali e trama unica. Che posso aggiungere d'altro? Se avete letto i libri precedenti saprete meglio di me che il terzo volume non vi potrà mai deludere e che è assolutamente vietato lasciare incompleta la bellissima storia di Elena e Lila.
Frase preferita:
“Usi sempre vero e veramente, sia quando parli che quando scrivi. Oppure dici: all’improvviso. Ma quando mai la gente parla veramente e quando mai le cose succedono all’improvviso? Lo sai meglio di me che è tutto un imbroglio e che a una cosa ne segue un’altra e un’altra ancora. Io non faccio più niente veramente, Lenù. E alle cose ho imparato a starci attenta, solo i cretini credono che succedono all’improvviso”
Curiosità
Gia nella recensione precedente ho parlato della fama di questi libri anche all'estero. I romanzi di questa saga sono stati tradotti persino in inglese. Un altra prova che fa capire quanto la storia di Elena e Lila riesce a catturare la gente e a rimanere nel cuore.
I primi tre libri tradotti in inglese |
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