L'amica geniale, Elena Ferrante: Storia del nuovo cognome (Volume due)
Ciao a tutti! Il periodo più bello dell'anno, le vacanze estive, sono finite, almeno per me.
Vi prego, vi prego, vi prego, ditemi che non sono l'unica sfigata ad aver iniziato l'8. Probabilmente sì, sarò una delle uniche in tutta Milano, ma cari vacanzieri infami, tanto fra poco è il vostro turno.
Ho iniziato la prima liceo (linguistico) e devo dire che non ero agitata. Stavo solo per vomitare il pranzo di due giorni prima, ma nulla di che.
Comunque alla fine mi sono trovata bene. L'ambiente sembra bello e sono curiosa di vedere come andrà.
Torniamo a noi: anche se è iniziata la scuola non smetterò di scrivere. Credo che mi aiuterà a rilassarmi e a staccare il cervello da questi ritmi che si sono dimostrati faticosi già i primi due giorni.
Ho deciso che in questi giorni vi parlerò dei sequel de "L'amica geniale", un libro molto bello che ho recensito settimana scorsa. I seguiti sono tre, e cercherò di scrivere le mie opinioni ogni uno/due giorni. Credo che questa saga sia una delle migliori di questo periodo e ho apprezzato molto tutti e quattro i libri. Per questo non vedo l'ora di parlarvene :-)
Oggi quindi vi parlerò del libro "Storia del nuovo cognome", secondo volume della bellissima saga di Elena Ferrante.
Attenzione: la recensione può contenere spoiler sul libro precedente
Vi prego, vi prego, vi prego, ditemi che non sono l'unica sfigata ad aver iniziato l'8. Probabilmente sì, sarò una delle uniche in tutta Milano, ma cari vacanzieri infami, tanto fra poco è il vostro turno.
Ho iniziato la prima liceo (linguistico) e devo dire che non ero agitata. Stavo solo per vomitare il pranzo di due giorni prima, ma nulla di che.
Comunque alla fine mi sono trovata bene. L'ambiente sembra bello e sono curiosa di vedere come andrà.
Torniamo a noi: anche se è iniziata la scuola non smetterò di scrivere. Credo che mi aiuterà a rilassarmi e a staccare il cervello da questi ritmi che si sono dimostrati faticosi già i primi due giorni.
Ho deciso che in questi giorni vi parlerò dei sequel de "L'amica geniale", un libro molto bello che ho recensito settimana scorsa. I seguiti sono tre, e cercherò di scrivere le mie opinioni ogni uno/due giorni. Credo che questa saga sia una delle migliori di questo periodo e ho apprezzato molto tutti e quattro i libri. Per questo non vedo l'ora di parlarvene :-)
Oggi quindi vi parlerò del libro "Storia del nuovo cognome", secondo volume della bellissima saga di Elena Ferrante.
Attenzione: la recensione può contenere spoiler sul libro precedente
Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un
vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito,
ha l’impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello,
ma, proprio durante il matrimonio dell’amica, ha scoperto che non sta bene né
nel rione né fuori.
Le vicende dell’Amica geniale
riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima
giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano,
si perdono, si ritrovano. Il tutto sullo sfondo di una Napoli, di un’Italia che
preparano i connotati allarmanti di oggi
Recensione
Innanzitutto devo dire che fra tutti i libri della saga, questo forse è il mio preferito. È particolarmente avvincente e pieno di colpi di scena. Io l'ho amato alla follia.
Ma andiamo per gradi: se nel volume precedente abbiamo visto l'infanzia e l'adolescenza di Elena e Lila, in questo seguito vediamo la loro giovinezza. Quindi notiamo una crescita personale, un modo diverso di vedere le cose. Ciò che però non cambia e non cambierà mai è il rapporto far le due protagoniste.
Ho pensato tanto a come poterle definire e alla fine mi sono fatta questa idea: Lila completa Elena, e Elena completa Lila. Nonostante le difficoltà (e credetemi, in questo romanzo c'è ne sono tante di difficoltà), Elena non sarebbe nulla senza Lila e viceversa. Ed entrambe lo sanno alla perfezione, ma a volte, forse per orgoglio, forse per sembrare indipendenti, tendono a non mostrarlo. Credo sia per questo che ci sono periodi in cui le ragazze non si parlano. A volte una diventa troppo per l'altra, e ognuna cerca di staccarsi. Ma alla fine è impossibile.
Piccolo avvertimento: magari se siete un po' sensibili a certe cose sappiate che l'inizio del libro è tosto. Non è una cosa pesantissima, ma so che certa gente si impressiona quando legge qualcosa riguardante violenza. Ad esempio, io so che posso leggere cose anche molto pesanti senza impressionarmi troppo, mentre altra gente far proprio fatica a reggerle certe cose. Non vi spaventate, non è nulla di troppo forte, ma anch'io devo ammettere che magari a qualcuno può dare fastidio. Comunque parlo di una scena molto corta, per il resto è uguale al primo libro.
Nella recensione del romanzo precedente dicevo che a volte è Lila la vera e propria protagonista della storia, mentre altre diventa Elena il personaggio principale. In questo libro all'inizio si parla particolarmente di Lila, anche per un avvenimento che cambierà tutto, mentre la parte finale è dedicata più a Elena.
Lila, nonostante il cambiamento del libro precedente, è rimasta sempre la stessa. Nonostante la crescita è comunque la nostra intrigante, difficile, cattiva e incomprensibile Lila. C'è sempre un'ombra su questo personaggio, qualcosa che non ci farà mai comprendere la sua vera natura.
E poi c'è Elena. La mia dolce, intelligentissima e tormentata Elena. Dopo aver passato tutta l'estate con lei mi sento quasi il suo angelo custode. Sognavo di darle consigli e avrei quasi voluto parlarle, per far si che evitasse gli errori che ha fatto. Perché sì, è Lila quella testarda, che non ascolta mai gli altri, ma devo dirlo, Elena in questo libri ha combinato di quei casini...
Comunque, nonostante gli errori, le preoccupazioni inutili e quella forza di volontà che tira fuori troppo poco, lei rimane SEMPRE il mio personaggio preferito. Perché alla fine di tutto capirete anche voi che l'unica ad avercela veramente fatta, ad aver fatto davvero qualcosa di grande, è lei.
Cari lettori, se il primo libro di questa FANTASTICA autrice vi ha appassionati, sappiate che non potrete fare a meno di amare questo sequel. Alla fine i libri della Ferrante sono come le ciliegie: uno tira l'altro. Iniziato il primo, vorreste leggerli tutti senza finirli mai.
Frase preferita:
“Vuoi bene per tutta la vita a persone che non sai mai veramente chi sono.”
Curiosità
Questo libro ha ricevuto tantissime critiche positive anche da riviste straniere. Il New York Times paragona il libro ai Promessi Sposi di Manzoni, mentre una critica sul The Independent parla di Elena Ferrante come di una delle migliori scrittrici italiane e di "Storia del nuovo cognome" come "un lavoro narrativo di prim'ordine". Anche il The Guardian loda il romanzo e l'autrice
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