Top 20: i venti libri più belli recensiti quest'anno (Parte due)
Ciao a tutti! Oggi vorrei concludere l'ultima parte della classifica dei 20 libri più belli che ho letto e recensito quest'anno. Vorrei precisare però che sono solo quelli che ho letto quest'anno, quindi se alcuni mancano è perché li ho letti tempo fa. Detto ciò cominciamo subito coi romanzi dal decimo al primo posto.
10. Le luci nelle case degli altri, Chiara Gamberale
10. Le luci nelle case degli altri, Chiara Gamberale
Mandorla è la bambina
felice di una ragazza madre piena di fantasia. Maria, la mamma, lavora come
amministratrice d'immobili e ha lo speciale dono di trasformare ogni riunione
condominiale in toccanti sedute di terapia di gruppo... Quando un tristissimo giorno
Maria muore cadendo dal motorino, i condomini di via Grotta Perfetta 315,
quelli che più le volevano bene, scoprono da una lettera che proprio nel loro
stabile la piccola Mandorla è stata concepita... ma su chi sia il padre, la
lettera tace. Proprio perché con tutti Maria sapeva instaurare un legame
intenso, nessun uomo tra i condomini si sente sollevato agli occhi degli altri
dal sospetto di essere il padre di Mandorla. È così che verrà presa la
decisione di non fare il test del DNA su Mandorla, e stabiliscono di crescere
la bambina tutti assieme. È questo il fatale presupposto di una commedia umana
che, con l'alibi del paradosso, in realtà ci chiama in causa tutti. E mentre,
di piano in piano, Mandorla cresce, s'innamora, cerca suo padre e se stessa, ci
si avventura con lei verso rivelazioni luminose e rivelazioni scomode, si
assiste a nuove unioni e a separazioni necessarie. L'autrice costruisce attorno
al cuore pulsante della sua protagonista un romanzo corale dove i grandi
archetipi si mescolano agli struggimenti contemporanei, la verità e la menzogna
cambiano continuamente di segno per dare vita a una voce fresca e profonda, che
condurrà, fiduciosa soprattutto dei suoi dubbi, verso un finale sorprendente.
Sicuramente il più bel libro di Chiara Gamberale. Avrei voluto mettere altro di questa incredibile autrice, ma venti libri non sono così tanti come sembrano. Non immaginate quanto è stato difficile togliere dei libri bellissimi. Comunque, grande romanzo.
Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola
di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della
colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se
la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi
una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a
domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto
intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela
umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un
compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela
nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi
iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a
fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le
loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure
invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano
"primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per
toccarsi davvero.
Uno dei libri più drammatici e emozionanti che ho mai letto. Una storia commovente che vale la pena conoscere.
È
sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è
un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre
figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si
rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso
dell'eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si
fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità:
talvolta l'oscurità proviene da luoghi inaspettati.
Sicuramente uno dei ritorni più attesi dell'anno. Harry Potter è sempre una certezza e J.K. Rowling è un genio: parliamo della donna che ha creato una delle saghe più famose al mondo che ha fatto impazzire milioni di persone. Tra l'altro adesso ha fatto uno spettacolo teatrale e scritto un film fantastico, come ogni sua creazione. Capite perché ho un'adorazione per lei?
A Ischiano Scalo il mare c'è ma non si vede. In
questa periferica maremma di paludi e zanzare, di bar e casette affacciate sul
nulla di una strada provinciale si svolgono due storie d'amore. Pietro e Gloria
sono due ragazzini. Lei è figlia di un direttore di banca, è sveglia, bella e
sicura di sé. Lui è figlio di un pastore psicopatico, è introverso, sognatore,
e la vittima preferita dei bulli del paese. Graziano Biglia è tornato a
Ischiano, con la sua fama di chitarrista sciupafemmine e il cuore spezzato da
una cubista. Qui conosce la professoressa Flora Palmieri, una donna sola e
misteriosa che ha rinunciato alla propria vita per prendersi cura della madre.
E tra i due, in apparenza lontani come i pianeti di due galassie, nasce
un'attrazione. Una folla di creature strambe e grottesche si muove attorno ai
protagonisti, come nella scia di un vento elettrico e vorticoso.
Il modo di scrivere di Ammaniti mi ha fatto subito innamorare dei suoi libri e delle sue storie originali e sempre molto interessanti. Sicuramente un autore che devo ancora scoprire per bene. Comunque questo romanzo è la prova che da un gran libro si riconosce la bravura di uno scrittore.
In una Sicilia
diventata un'immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla
ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di
centri commerciali e città abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un'isola
riconquistata dalla natura e selvagge comunità di sopravvissuti, Anna ha come
guida il quaderno che le ha lasciato la mamma con le istruzioni per farcela. E
giorno dopo giorno scopre che le regole del passato non valgono più, dovrà
inventarne di nuove.
Su Ammaniti non ho altro da dire, solo che con questi due romanzi ha fatto centro davvero. Questo romanzo è molto differente dal precedente anche perchè è un genere differente, praticamente fantascientifico. L'ho letto recentemente e mi è piaciuto davvero tanto, sicuramente uno dei libri che ho apprezzato di più in questo ultimo periodo.
TOP 5
Federico
ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha
ancora risposto. La scuola è finita, l'estate gli si apre davanti come la sua
città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una
vacanza-studio a Oxford, Federico incontra "3P", il prof di
religione: lo chiamano così perché il suo nome è Padre Pino Puglisi, e lui non
se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l'invito a dargli una mano con i
bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il
passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa
che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita. La sera torna a casa
senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà
totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. E l'intrico dei vicoli
controllati da uomini che portano soprannomi come il Cacciatore, 'u Turco,
Madre Natura, per i quali il solo comandamento da rispettare è quello dettato
da Cosa Nostra. Ma sono anche le strade abitate da Francesco, Maria, Dario,
Serena, Totò e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa...
Con l'emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D'Avenia
narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta
trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga
insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si
spense nemmeno di fronte al suo assassino.
L'ho letto a inizio anno, ma è tutt'ora uno dei libri che mi ha emozionato di più. Una storia sensazionale, raccontato in modo commovente e appassionante, come solo d'Avenia sa fare. Ormai credo di averlo regalato alla metà dei miei amici, lo considero uno dei libri più belli degli ultimi anni.
È il 1962 e Jane
e Stephen frequentano l'università inglese di Cambridge. Lei è una ragazza
vivace che palpita per i versi dei poeti spagnoli, lui un promettente studente
di cosmologia, sempre perso nei suoi pensieri, alla ricerca di una spiegazione
semplice e unica dell'universo. Eccentrico e bizzarro, così lo definisce Jane
quando lo conosce. E le piace molto. Le loro vite scorrono separate, fino a che
qualcosa non le avvicina indissolubilmente. Stephen ha solo ventun anni, l'età
in cui l'immortalità è ancora l'unica ipotesi contemplata, quando riceve una
diagnosi sconvolgente: una malattia degenerativa che gli lascia solo due anni
di vita. È allora, con il destino alle calcagna, che i due si innamorano
perdutamente e decidono di sposarsi. Con Jane al fianco, Stephen combatte
instancabilmente contro la malattia e intanto si butta a capofitto a studiare
ciò che a lui più manca: il tempo. Grazie all'amore e alla caparbietà, i due
giovani strappano giorni all'eternità, uno dopo l'altro. Mentre il corpo di
Stephen è imprigionato in limiti sempre più stringenti, la sua mente continua a
espandersi, fino a forzare le frontiere della fisica. Insieme, si spingono più
lontano di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Forse, la formula che tiene
insieme l'universo ha un solo elemento comune: l'amore.
Non so perché questo libro mi sia piaciuto così tanto, sta di fatto che l'avrò riletto tremila volte. Il racconto di Jane è molto interessante e la storia meravigliosa. Per di più mi condiziona il fatto che il film è uno dei miei preferiti. Una delle biografie migliori che ho mai letto.
Barcellona, fine anni '50. Daniel Sempere non è più
il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri
Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il
mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua
anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno
cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo
dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di
quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del
Regime. È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa
dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo
a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare
sarà altissimo.
Ciò che rende bello questo libro è il fatto che è talmente appassionate da rendere la lettura di 800 pagine fluida e piacevole. Io l'avrei letto tutto d'un fiato, talmente affascinante e scritto bene.
"Esiste
un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di
vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un'arte della gioia
quotidiana?" Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste decine di volte,
senza trovare risposte. Eppure la soluzione può raggiungerci, improvvisa,
grazie a qualcosa che ci accade, grazie a qualcuno. In queste pagine Alessandro
D'Avenia racconta il suo metodo per la felicità e l'incontro decisivo che
glielo ha rivelato: quello con Giacomo Leopardi. Leopardi è spesso
frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato. Fu invece un giovane
uomo affamato di vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria
vocazione poetica e di lottare per affermarla, nonostante l'indifferenza e
perfino la derisione dei contemporanei. Nella sua vita e nei suoi versi,
D'Avenia trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale. E ne
trae lo spunto per rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti
anni si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d'Italia, tutti alla ricerca
di se stessi e di un senso profondo del vivere. Domande che sono poi le stesse
dei personaggi leopardiani: Saffo e il pastore errante, Nerina e Silvia,
Cristoforo Colombo e l'Islandese... Domande che non hanno risposte semplici, ma
che, come una bussola, se non le tacitiamo possono orientare la nostra
esistenza. La sfida è lanciata, e ci riguarda tutti: Leopardi ha trovato nella
poesia la sua ragione di vita, e noi? Qual è la passione in grado di farci
sentire vivi in ogni fase della nostra esistenza? Quale bellezza vogliamo
manifestare nel mondo, per poter dire alla fine: nulla è andato sprecato?
Faccio molta fatica a parlare di questo libro perché non è facile per me parlare di ciò che mi ha fatto provare. Non credo di essermi mai immedesimata in un romanzo come è successo con questo. Per me è stata la prova che pochi scrittori riescono a scrivere così bene e che D'Avenia è uno di quelli.
Avrei voluto mettere nella classifica anche gli altri due libri di questo scrittore (Bianca come il latte, rossa come il sangue e Le cose che nessuno sa), ma come dicevo lì ho letti un paio d'anni fa e preferivo inserire solo quelli che ho letto nel 2016.
La storia di Elena e Lila comincia seguendo le due
protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile
della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati
lungo il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava nella natura
complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne,
seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente,
i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero,
robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli,
l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame.
Ho messo una saga intera perché se avete letto questo romanzi sapete che è impossibile scegliere il più bello. Ognuno ha le sue particolarità e, dopo averci riflettuto un po', ho capito che non potevo dividerli perché solo insieme questa sensazionale, meravigliosa e incredibile storia ha un senso. Elena Ferrante (o chiunque scriva sotto questo nome) è un'ottima narratrice che in quattro romanzi ci trascina in una storia affascinante che dura circa cinquant'anni. Una saga adatta a tutte le età che vi appassionerà sicuramente, come ha appassionato me e tutta la mia famiglia.
Nel titolo ho messo solo il nome del primo romanzo e il link della sua recensione. Gli altri tre si chiamano Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta e Storia della bambina perduta.
La mia classifica finisce qui. Vi auguro un buon capodanno e felice anno nuovo!
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