Top 20: i venti libri più belli recensiti quest'anno (Parte uno)
Ciao a tutti! L'ultimo dell'anno si sta avvicinando e per questo vorrei fare un cosa più particolare: una classifica dei 20 libri più belli che ho letto e recensito durante il 2016.
In questo post ci saranno dal ventesimo all'undicesimo posto, mentre domani vedremo la top ten.
Direi di partire subito con i dieci libri di oggi.
20. La signora della Mezzanotte, Cassandra Clare
In questo post ci saranno dal ventesimo all'undicesimo posto, mentre domani vedremo la top ten.
Direi di partire subito con i dieci libri di oggi.
20. La signora della Mezzanotte, Cassandra Clare
Los Angeles 2012. Sono passati cinque anni
da quando Emma Carstairs ha perso i genitori, barbaramente assassinati. Dopo il
sangue e la violenza a cui ha assistito da bambina, la ragazza ha dedicato la
sua vita alla lotta contro i demoni ed è diventata la Shadowhunter più
talentuosa della sua generazione. Non ha però mai smesso di cercare coloro che
hanno distrutto la sua famiglia e, quando si rende conto che l’unico modo per
arrivare ai colpevoli è quello di allearsi con le fate, da anni in lotta con
gli Shadowhunters, non si tira indietro. È una partita molto pericolosa, ma
Emma, insieme a Julian, suo migliore amico e parabatai, ha tutte le intenzioni
di giocarla fino in fondo. Non solo la ragazza potrebbe finalmente vendicarsi,
ma per Julian si apre la possibilità di riabbracciare il fratello Mark, che
anni prima era stato costretto a unirsi al Popolo Fatato. Inizia così una corsa
contro il tempo, un’indagine ricca di colpi di scena, dove i bluff e i doppi
giochi non mancano e i sentimenti più profondi sono messi a dura prova.
Compreso quello che lega Emma e Julian, forse di natura diversa rispetto a quel
legame puro, unico e indissolubile che dovrebbe unire due parabatai.
Shadowhunters è una delle serie del mio cuore e questa nuova saga mi sta entusiasmando come non mai. Non potevo assolutamente non mettere nella classifica questo romanzo emozionante e pieno di colpi di scena. Spero che Cassandra faccia del suo meglio con il seguito!
Victoria
ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli
altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in
cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino
segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha
piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa.
Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria
comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo
per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha
avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da
una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente,
con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha
insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo
magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai,
e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città,
regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il
fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta
dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo
misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal
cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi
cura delle sue radici invisibili.
Avevo grandi aspettative per questo romanzo che sono state pienamente soddisfatte. Regala un sacco di emozioni, vale assolutamente la pena.
A ventisei anni, Louisa
Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata
dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza
troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è
mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere
davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette
anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la
prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque
anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli
ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa
esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che
Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé
un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due
sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te" è la
storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un
mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha
conosciuto il successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha
visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone
profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse,
insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco.
Ogni volta che ripenso a questo romanzo mi viene da sospirare, mentre penso a quanto mi sono innamorata della storia. Può sembrare banale come trama, ma è assolutamente commovente ed emozionante.
Per un immortale
non c'è condanna più crudele che diventare un mortale, eppure Apollo è riuscito
a meritarne una ancora peggiore: non solo è precipitato dall'Olimpo a Manhattan
in un cassonetto della spazzatura, ma si è ritrovato nelle sembianze di un
goffo sedicenne di nome Lester Papadopoulos! Questa è la punizione che attende
chi fa infuriare il potente Zeus.
Il dio della poesia, della musica e del sole,
tuttavia, è più che mai determinato a riconquistare bellezza, fascino e
addominali a tartaruga. Così, in compagnia della nuova amica Meg, si avventura
per le strade di New York alla ricerca di Percy Jackson, l'unico che può
aiutarlo.
Percy non sarà molto felice di vederlo, ma lo condurrà al Campo Mezzosangue,
dove emergerà un importante indizio: la punizione di Apollo potrebbe essere
legata alla scomparsa di alcuni semidei e al misterioso silenzio dell'Oracolo
di Delfi, che da tempo è prigioniero del mostro Pitone e non pronuncia più le
sue sacre profezie...
Come per Shadowhunters anche con i romanzi di Rick Riordan (in particolare con quelli di Percy Jackson) ho un particolare rapporto: leggo i libri di questo autore dalla quarta elementare e credo che come lui ce ne siano pochi. Questa storia vale proprio come le altre.
L'ingresso nelle scuole superiori lancia Charlie in un vortice di avventure e di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, Charlie racconta la sua vita attraverso lettere ad uno sconosciuto, cercando sempre di essere anonimo e di non rivelare i segreti degli altri. Perché il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che preferisce fare di più per gli altri che per se stesso. Peccato che il segreto più grande, losco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui.
L'unica parola che ho per questo romanzo è incredibile: forte, emozionante e sensazionale, ha una storia unica ed originale, da cui tra l'altro è stato trattato un ottimo film.
Christopher è un quindicenne colpito dal morbo di Asperger, una forma di autismo. Ha una mente straordinariamente allenata alla matematica ma assolutamente non avvezza ai rapporti umani: odia il giallo, il marrone e l'essere sfiorato. Ama gli schemi, gli elenchi e la deduzione logica. Non è mai andato più in là del negozio dietro l'angolo, ma quando scopre il cane della vicina trafitto da un forcone capisce di trovarsi di fronte a uno di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, era così bravo a risolvere. Inizia così a indagare...
Un gran romanzo, che mi ha molto emozionato e fatto divertire allo stesso tempo, grazie all'ottima descrizione e narrazione di questo incredibile scrittore.
Sino al giorno della Tragedia,
c’erano due famiglie Goldman. I Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair.
Di quest’ultimo ramo fa parte Marcus Goldman, il protagonista di La verità sul
caso Harry Quebert. I Goldman di Montclair, New Jersey, sono una famiglia della
classe media. I Goldman di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca. A loro,
Marcus ha guardato con ammirazione sin da piccolo, quando lui e i suoi cugini
Hillel e Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto anni dopo
una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la storia della sua
famiglia: torna con la memoria alla vita dei Goldman di Baltimore. Ma c’è
qualcosa, nella sua ricostruzione, che gli sfugge. Vede scorrere gli anni,
scolorire la patina scintillante dei Baltimore, incrinarsi l’amicizia con
Woody, Hillel e Alexandra. Fino al giorno della Tragedia. E da quel giorno
Marcus è ossessionato da una domanda: cosa è veramente accaduto ai Goldman di
Baltimore? Qual è il loro segreto?
Durante quest'anno ho apprezzato molto Dicker perché ah una capacità unica nel mettere ansia. Con questa storia della Tragedia rende questo libro un gran romanzo giallo.
Estate
1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella
tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non
danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore
di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non
riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe
consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il
suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più
stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il
cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello
scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano. Convinto
dell'innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New
Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre
trent'anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E,
naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.
Con questo romanzo Dicker dà il meglio di se. Non dirò altro sull'autore perché ho già detto abbastanza, ma vi spiegherò perché ho messo prima questo de "Il libro dei Baltimore": lo vedo proprio come una storia precedente, collegata alla vita di Marcus. per di più credo che questo romanzo sia un vero e proprio giallo, mentre l'altro più un thriller. Un giallo fatto così bene va apprezzato.
Al Solitude Creek sta per
iniziare un concerto rock. Le luci si abbassano, la batteria dà il tempo. Un
paio di canzoni, e qualcosa non va. Nel piccolo locale affollato si addensa del
fumo, e non c'è tempo di chiedersi cosa stia succedendo. La gente balza in
piedi rovesciando sgabelli e tavoli, corre, cade, si ammassa alle uscite di
sicurezza. Trovandole chiuse. Bloccate. Non tutti ne usciranno vivi. Siamo a
Monterey, nella calda California centrale affacciata sull'oceano: l'assassino
indossa gemelli Tiffany e scarpe Vuitton, è millimetrico nella sua ossessione,
feroce nella lucidità, e si diverte a scatenare con freddezza l'inferno.
Sceglie un luogo, pianifica nei dettagli l'attacco, si apposta: quello che
vuole è stare a guardare le persone prese in trappola, vederle soccombere, come
animali, all'istinto di sopravvivenza. Più nessuno d'ora in poi, che sia dentro
un cinema, o in un ristorante, o nello spazio angusto della cabina di un
ascensore, può ritenersi al sicuro. Ecco il nuovo caso del detective Kathryn
Dance: una letale partita a scacchi che non consente la minima distrazione. Un
impegno arduo, proprio ora che la donna è stata sospesa da un incarico
importante, è alle prese con due figli adolescenti e le faccende del cuore sono
sempre più impellenti.
Sempre per parlare di libri che mettono ansia, Solitude Creek è un giallo fatto davvero davvero bene. Deaver è un grande scrittore e questo è un fatto oggettivo.
Giovani e talentuosi, Einar Wegener e sua
moglie Greta vivono nella romantica Copenaghen di inizio Novecento, accomunati
dalla passione per l'arte: paesaggista lui, ritrattista molto richiesta lei.
Finché un giorno Greta, per completare un ritratto, chiede al marito riluttante
di posare in abiti femminili. A poco a poco, l'ipnotico pennello di Greta,
animata da un'improvvisa ispirazione, e il morbido contatto della stoffa sulla
pelle di Einar, lo sospingono in un mondo sconosciuto, mettendo in moto un
cambiamento che nessuno dei due avrebbe mai potuto sospettare. Quel giorno il
giovane scopre che la sua anima è divisa in due: da una parte Einar, l'artista
malinconico e innamorato di sua moglie, dall'altra Lili, una donna mossa da un
prepotente bisogno di vivere. E Einar si trova di fronte a una scelta radicale:
decidere quale delle due sacrificare...
Ho amato questa storia fin dalle prime righe. Come dicevo nella recensione, parla d'Amore (con la A maiuscola) puro, straordinario nella sua ordinarietà.
Tra l'altro finalmente mi hanno regalato il film. Appena lo vedo vi dico la mia opinione, però devo ammettere che ho enormi aspettative, anche perché Alicia Vikander ha vinto l'Oscar come attrice non protagonista e Eddie Redmayne è stato candidato come miglior attore, ma non ha vinto (c'era Di Caprio con Revenant, ovvio che non ha vinto).
A domani con la prossima parte della classifica!
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