Il labirinto degli spiriti, Carlos Ruiz Zafon

Ciao a tutti! Oggi vorrei parlarvi di un libro un po' diverso dal solito. Non mi sono mai cimentata nella recensione di un romanzo di questo livello, perciò cercherò di stare molto attenta a quello che dirò.
Non mi voglio dilungare troppo, quindi cominciamo subito: il libro di oggi è "Il labirinto degli spiriti" di Carlos Ruiz Zafon.
Titolo originale: El laberinto de los espiritus


Barcellona, fine anni '50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime. È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo.


Recensione
Sono a dir poco terrorizzata per la recensione di questo romanzo perché, come dicevo prima, è totalmente ad un altro livello. Mi spiego meglio: parlare di libri così importanti è difficile senza dire una serie di cavolate, ma io ci provo, anche perché questo in particolare mi è piaciuto da matti.
"Il labirinto degli spiriti" fa parte di una saga, ma non è importante leggerli tutti: i romanzi sono separati. Io infatti oltre a questo ho letto solo il primo, "L'ombra del vento".
Lo stile della narrazione è molto particolare è dimostra l'alto livello del libro: misterioso, intrigante e con una nota lievemente drammatica. Una cornice perfetta di Barcellona negli anni 50: è tutto così cupo da far sembrare che ci sia una perenne nebbia ad avvolgere le cose. 
Chi vuole leggere questa storia perché, come la sottoscritta, conosce "L'ombra del vento", deve sapere che il vero protagonista non è Daniel Sempere, giovane e intraprendente libraio,  anche se ha un ruolo molto importante. Farà un po' da cornice a questa nuova trama. 
Nemmeno Fermin è l'assoluto protagonista: come l'ho amato ne "L'ombra del vento" lo amerete anche voi ne "Il labirinto degli spiriti". È la spalla di Daniel e finalmente scopriremo un altro tassello della sua particolare storia.
La vera indiscussa protagonista è, per mia gioia, una donna: Alicia Gris, detective che indaga sul caso di questa storia. Io fin dalla lettura della trama lo sapevo che mi sarebbe piaciuta da matti: che è una tosta si capisce, che è una potenza sovrumana pure e che ha un coraggio indescrivibile lo scoprirete piano piano nella lettura del libro. Come Kathryn Dance (recensione precedente), essendo una detective donna non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Tra l'altro viene descritta come una donna attraente, piena di sicurezza e fascino, anche se, ovviamente, c'è molto di più (ovviamente non vi dico altro sulla sua storia, dovete leggerla). Credevo che Zafon non potesse creare un personaggio più ironico e profondo di Fermin, ma Alicia è ben descritta e sicuramente sviluppata bene. Per descriverla con una frase, è il palese esempio del famoso detto "Look like a girl, act like a lady, think like a man, work like a boss".
Come dicevo prima, il romanzo è caratterizzato da misteri, intrighi e tensione ai massimi livelli. In particolare nelle ultime 200 pagine il ritmo si fa incalzante e ogni personaggio diventa più oscuro. Basta pensare a Mauricio Valls, ex carceriere molto particolare, oppure David Martin, lo scrittore pazzo, o ancora tutta la famiglia Mataix e Sanchis, Mercedes e, in particolare, Isabella Gispert. Credo che si sapesse già qualcosa su di lei nei libri precedenti (che non ho letto), ma in questo romanzo tutto si fa più chiaro. Comunque alla fine ogni personaggio diventa sospettato e, ovviamente, chi meno pensate vi stupirà. 
Che siamo ad altissimi livelli di scrittura l'avevo già detto: Zafon è un grande scrittore, ormai famoso in tutto il mondo per il suo stile narrativo. Il romanzo è molto interessante nella sua particolarità e il senso di mistero dà alla storia un tocco di originalità unico.
Frase preferita:
Scrivere è un mestiere che si impara, ma che nessuno può insegnare. Il giorno in cui capirà questo sarà il giorno inizierà a imparare a essere uno scrittore.

Curiosità
Zafon inizialmente scriveva libri per ragazzi. La sua saga più famosa di questo genere è "La Trilogia della Nebbia", composta dai libri "Il principe della nebbia", "Il palazzo della mezzanotte" e "Le luci di settembre".

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