Solitude Creek, Jeffrery Deaver

Ciao a tutti! Vi scrivo oggi in preda all'emozione per l'imminente ritorno del mio amato Ed Sheeran, cosa che non mi aspettavo. Essendo una sua fan convinta il suo ritorno mi ha resa immensamente felice. Fra poco esce il nuovo album!
Io e le mie amiche l'altro ieri (ovvero quando Ed è tornato far noi)

Scleri a parte oggi vorrei parlarvi di un libro uscito l'anno scorso, che però io ho letto soltanto quest'estate. Fin dalle prime pagine mi ha colpito e credo che valga davvero la pena leggerlo: si tratta di "Solitude Creek" di Jeffrery Deaver
Titolo originale: Solitude Creek


Al Solitude Creek sta per iniziare un concerto rock. Le luci si abbassano, la batteria dà il tempo. Un paio di canzoni, e qualcosa non va. Nel piccolo locale affollato si addensa del fumo, e non c'è tempo di chiedersi cosa stia succedendo. La gente balza in piedi rovesciando sgabelli e tavoli, corre, cade, si ammassa alle uscite di sicurezza. Trovandole chiuse. Bloccate. Non tutti ne usciranno vivi. Siamo a Monterey, nella calda California centrale affacciata sull'oceano: l'assassino indossa gemelli Tiffany e scarpe Vuitton, è millimetrico nella sua ossessione, feroce nella lucidità, e si diverte a scatenare con freddezza l'inferno. Sceglie un luogo, pianifica nei dettagli l'attacco, si apposta: quello che vuole è stare a guardare le persone prese in trappola, vederle soccombere, come animali, all'istinto di sopravvivenza. Più nessuno d'ora in poi, che sia dentro un cinema, o in un ristorante, o nello spazio angusto della cabina di un ascensore, può ritenersi al sicuro. Ecco il nuovo caso del detective Kathryn Dance: una letale partita a scacchi che non consente la minima distrazione. Un impegno arduo, proprio ora che la donna è stata sospesa da un incarico importante, è alle prese con due figli adolescenti e le faccende del cuore sono sempre più impellenti. 






Recensione 
Conoscevo Deaver poiché è famoso per i suoi thriller, ma solo leggendo il romanzo ho compreso la sua effettiva paura. Un buon scrittore di gialli si riconosce fin dalle prime pagine. Infatti, già al primo capitolo l'unica parola che mi veniva in mente era ANSIA.
Come dicevo, il primo capitolo è particolarmente stressante: non vi voglio dire troppo, sappiate che la situazione si fa subito parecchio complicata. Tre capitoli e già dicevo "Oddio qui finisce male". Veramente, sembra che nulla si possa sistemare, ma come in ogni buon libro durante le ultime pagine tutto torna. È il bello di questo romanzo.
Ci sono due storia intrecciate, ma una sola è parecchio importante: l'altra ha valore, ma si capisce che non è la principale. Dicevo, comunque, che la storia principale è una: stanno avvenendo diversi omicidi di massa, primo tra i quali quello al Solitude Creek, un semplice bar. Questi omicidi, però, hanno una particolarità: infatti l'assassino fa in modo di bloccare le persone in luogo chiuso, per vedere cosa sono pronte a fare pur di sopravvivere. ovviamente, il risultato è catastrofico.
Avete capito cosa intendevo con ANSIA. Pensate, per un po' ho avuto il terrore di salire in metro.
La detective che indaga sul caso è Kathryn Dance (già coinvolta nella seconda storia di cui vi parlavo), protagonista di altri libri di Deaver (che devo leggere). Come ogni donna investigatrice, è una forza sovrumana. Se in un libro si parla di un detective femmina sarà sicuramente tosta, intelligente e assolutamente indipendente. Kathryn fa proprio parte di questa categoria: è per questo che mi piace da impazzire.
Oltre alle indagini della nostra detective c'è anche la storia dei suoi figli, che mi ha lasciata davvero sulle spine. Anche di questo aspetto non dico niente: non voglio rovinarvi la sorpresa, ovvero ciò che c'è di meglio in questo libro.
È difficilissimo parlare di un thriller senza dire troppo. Mi ricordo quando cercavo di spiegare la trama de "I soliti sospetti" ad un'amica senza fare spoiler: impossibile. Vorrei dilungarmi un po' di più, ma la bellezza di un giallo è il colpo di scena, le scoperte che si fanno piano piano, il fiato sospeso. "Solitude Creek" è il palese esempio di come un giallo possa essere talmente sorprendente da lasciarti senza parole.

Curiosità
Jeffrey Deaver è sicuramente uno dei più famosi scrittori di gialli del momento. La sua carriera di scrittore è nata nel 1990, quando ha abbandonato la carriera di avvocato. In questi anni con i suoi numerosi romanzi si è guadagnato tre Ellery Queen Readers Award for Best Short Story of the Year. Il suo romanzo più famoso è Il collezionista di ossa (da leggere) da cui è stato tratto l'omonimo film (con Denzel Washington e Angelina Jolie).












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