Un sequel tanto atteso: Scrivere è un mestiere pericoloso, Alice Basso

Ciao a tutti! Oggi vorrei fare la recensione di un libro di cui vi avevo già parlato in precedenza. È il sequel di un romanzo che ho atteso per tantissimo tempo. Si tratta di "Scrivere è un mestiere pericoloso" di Alice Basso.


Trama
Un gesto, una parola, un'espressione del viso. A Vani bastano piccoli particolari per capire una persona, per comprenderne il modo di pensare. Una dote speciale di cui farebbe volentieri a meno. Perché Vani sta bene solo con sé stessa, tenendo gli altri alla larga. Ama solo i suoi libri, la sua musica e i suoi vestiti inesorabilmente neri. Eppure, questa innata empatia è essenziale per il suo lavoro: Vani è una ghostwriter di una famosa casa editrice. Un mestiere che la costringe a rimanere nell'ombra. Scrive libri al posto di altri autori, imitando alla perfezione il loro stile. Questa volta deve creare un ricettario dalle memorie di un'anziana cuoca. Un'impresa più ardua del solito, quasi impossibile, perché Vani non sa un accidente di cucina, non ha mai preso in mano una padella e non ha la più pallida idea di cosa significhino termini come scalogno o topinambur. C'è una sola persona che può aiutarla: il commissario Berganza, una vecchia conoscenza con la passione per la cucina. Lui sa che Vani parla solo la lingua dei libri. Quella di Simenon, di Vázquez Montalbán, di Rex Stout e dei loro protagonisti amanti del buon cibo. E, tra un riferimento letterario e l'altro, le loro strambe lezioni diventano di giorno in giorno più intriganti. Ma la mente di Vani non è del tutto libera: che le piaccia o no, Riccardo, l'affascinante autore con cui ha avuto una rocambolesca relazione, continua a ripiombarle tra i piedi. Per fortuna una rivelazione inaspettata reclama la sua attenzione: la cuoca di cui sta raccogliendo le memorie confessa un delitto. Un delitto avvenuto anni prima in una delle famiglie più in vista di Torino. Berganza abbandona i fornelli per indagare e ha bisogno di Vani. Ha bisogno del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. 
Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo. È piena di falsi indizi. Solo l'intuito di Vani può smascherarli.

Opinione
Come già avevo accennato in un post precedente, ho atteso davvero tanto l'uscita di questo libro. Il primo mi è piaciuto talmente tanto che non vedevo l'ora di conoscere il proseguimento della storia di Vani. Tra l'altro, ho avuto un'immensa fortuna quando l'ho comprato perché ho trovato la copia autografata dall'autrice.
Eccolo là, insieme a tutto ciò che ritengo più prezioso: Divergenti autografato da Veronica Roth
e tutti i miei Harry Potter
Come dicevo, aspettavo tanto l'uscita di un sequel de "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" (una delle mie prime recensioni) e speravo che non mi deludesse. Infatti non è stato così.
Il modo incredibilmente originale di scrivere di Alice Basso mi piace sempre tantissimo e la trama è, come avevo previsto, semplicemente UNICA. Ma d'altronde, cosa potevo aspettarmi da Alice Basso, l'inventrice di Vani Sarca, la donna più spettacolare di cui io abbai mai sentito parlare.
Come ho amato il personaggio di Vani nel primo libro, l'ho amato anche nel secondo. Forte, determinata, unica e sarcastica in una maniera che a volte ti verrebbe voglia di entrare nel libro e prenderla a pugni in faccia, Vani rimane il personaggio di un libro che più mi ha stupito positivamente.
Mi è piaciuto il fatto che il commissario Berganza abbia avuto più rilievo in questo libro e, soprattutto, che quel verme di Riccardo si senta ancora in colpa. Non voglio fare spoiler, dico solo che alla fine Vani fa esattamente ciò che avrei fatto io nella sua situazione.
Se avete amato (come la sottoscritta) "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome", credetemi, questo libro soddisferà le vostre aspettative.

Curiosità
Ho trovato una vecchia intervista ad Alice Basso su internet. È molto vecchia, perché "Scrivere è un mestiere pericoloso" non era ancora uscito. Ho deciso di parlarvene perché l'autrice dice che sta pensando di scrivere anche un terzo libro con protagonista Vani. Posso solo sperare! Ecco il link:

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