Mio fratello rincorre i dinosauri

Ciao a tutti! Scusatemi tanto se non ho scritto prima ma capitemi, è la fine della scuola e ho un sacco di cose da preparare. Mercoledì c'era l'ultimo saggio di classe, poi ho dovuto prepararmi per le ultime verifiche e adesso devo prepararmi per l'esame. La cosa positiva è che mancano solo TRE GIORNI ALLA FINE DELLA SCUOLA!
Oggi vorrei parlarvi di un libro che mi ha commosso molto. Mi è piaciuto tanto e sono veramente contenta di consigliarvelo. Si chiama "Mio fratello rincorre i dinosauri" ed è di Giacomo Mazzariol.


Trama
Ci sono voluti dodici anni perché Giacomo imparasse a vedere davvero suo fratello, a entrare nel suo mondo. E a lasciare che gli cambiasse la vita. Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire «supereroe». Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sí, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l’adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era cosí sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico. 

Opinione
Già il fatto che la storia è vera rende il libro più interessante. Mi piacciono tantissimo i libri tratti da  vicende realmente accadute perché mi riesco a immaginare meglio le vicende. Mi piace come tutti i libri "veri" sono narrati e questo non fa eccezione. Il modo in cui l'autore racconta la storia del fratello la rende più appassionante e interessante.
Il fatto che il romanzo è una storia vera ha reso anche i personaggi più belli. Innanzitutto dopo aver letto questo libro al cento per cento vi innamorerete di Giovanni. È un bambino fantastico e dopo aver finito il romanzo mi sembrava quasi di conoscerlo. In particolare però mi sono piaciuti i genitori. Nel modo in cui racconta l'autore, loro non sembravano minimamente preoccupati per ciò che stava accadendo. Certo, la paura e la preoccupazione ci saranno stai, ma dal libro si capisce che loro ci tenevano a non far trasparire i loro sentimenti davanti al figlio, ovvero Giacomo.
Non è facile parlare di un argomento del genere, ma in questo libro sembra molto semplice. Credo che sia proprio questa la parola giusta per descrivere questa storia: semplice. Proprio per questo vorrei consigliarvi questo romanzo.
E poi c'è il finale. Non è un colpo di scena o chissà cosa, ma (almeno a me) mi ha colpita e emozionata. Non vi svelerò nulla, lo lascio scoprire a voi.

Curiosità
Tranquilli, non sono così banale. Per la curiosità non vi dirò che è una storia vera. Invece vi vorrei parlare di come ho conosciuto questo libro. Devo ringraziare Luciana Littizzetto perché durante una puntata di "Che tempo che fa" ne ha parlato ed è persino andato Giacomo Mazzariol in studio. Innanzitutto la trama mi aveva subito colpito e poi dei consigli della Littizzetto mi fido. Avevo già letto un libro consigliato da lei su radio Deejay, "Il paese delle cose inutili" (presto su questi schermi) e mi era piaciuto un sacco. 

Giacomo e Giovanni Mazzariol


Giacomo Mazzariol a "Che tempo che fa"

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