L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome

Ciao a tutti! In questi giorni sto postando tanto perché innanzitutto la settimana prossima non potrò (vacanza, yes!), e poi ho scoperto che scrivere mi rilassa. Avrei dovuto aprire un blog molto tempo fa...
Poi volevo scusarmi se nell'introduzione ho scritto più grande che nella recensione precedente. Forse sono solo io la perfezionista, ma mi da un fastidio vedere due post scritti in modo diverso! Starò più attenta.
Per la recensione di oggi ho deciso di parlarvi di un libro italiano, più o meno dello stesso genere de "La ragazza del treno" ma meno intrigante e misterioso. Si chiama "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" di Alice Basso


Trama
Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l'essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Di questo suo dono ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora.
Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a parlare con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.
E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Perché un'autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. C'è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.

Opinione
Fin dalle prime pagine mi sono innamorata di Vani. La cosa che mi è subito piaciuta di questo intrigante personaggio è che sa dire le cose in faccia alle persone, ma comunque nasconde agli altri una parte di se, quella leggerissima parte del suo carattere un po' debole, che non trapela quasi mai. Alcune persone che hanno letto questo libro sotto mio consiglio mi hanno detto che hanno trovato l'inizio un po' noioso. Credo che l'inizio di un libro sia fondamentale per far capire al lettore che tipo di libro è. Se la parte iniziale è noiosa, state certi che al 99% il libro sarà noioso. Io non ho trovato ne l'inizio ne tutto il resto del libro noioso, anzi, tutt'altro! Non ha un ritmo incalzante come "La ragazza del treno" e non è un giallo a tutti gli effetti, ma questo libro ha un genere tutto suo. Ci sono parti investigative, parti misteriose, parti romantiche e parti divertenti. Questo è quello che mi è piaciuto di più. Non è neanche lunghissimo, è un libro che si legge molto velocemente e per nulla impegnativo, quindi per me lo può leggere chiunque. Devo dire che l'ho veramente apprezzato.

Curiosità 
Trovare le curiosità si sta rivelando più complicato di quanto immaginassi. Mi sembrava molto semplice, credevo bastasse cercare il titolo del libro e poi avrei trovato un sacco di cose. Non è così. La curiosità si questo libro non è molto difficile da trovare. Alla fine del romanzo c'è un'intervista all'autrice e lei dichiara proprio di stare per scrivere un seguito. Spero veramente che non sia scontato. Considero Alice Basso molto brava e mi auguro che con cada in banalità per provare a scrivere un giallo. Come ho gia detto, i libri thriller/gialli che finiscono in modo scontato non mi piacciono per niente. Aspettiamo e speriamo esca presto, perché sono molto curiosa...

Oggi vi vorrei salutare con una frase che mi fa ogni volta sorridere. Credo che tutto ciò che c'è scritto su un fumetto di Mafalda sia una sacrosanta verità...
A presto!

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Le mie 5 serie tv preferite del 2019

Il libro dei Baltimore, Joël Dicker

10 personaggi maschili dei libri di cui mi innamorerei