Film: Piccole donne (Greta Gerwig)

Ciao a tutti! Per continuare la mia stagione Oscar, oggi vi parlerò di un film che mi ha veramente stupita. Vanta varie nomination, tra cui miglior film, migliore sceneggiatura non originale, migliore attrice protagonista e non protagonista.
Credo molto nelle potenzialità della regista, ma nonostante ciò non avrei mai pensato che questa pellicola mi sarebbe piaciuta così tanto: si tratta di "Piccolo donne".
Titolo originale: Little women
Regia: Greta Gerwig
Anno: 2019
Cast: Saoirse Ronan, Florence Pugh, Emma Watson, Eliza Scanlen, Timothée Chalamet, Laura Dern, Meryl Streep


Per il trailer cliccate qui 

Recensione 
Prima di iniziare, devo fare una confessione: non ho mai letto "Piccole donne". Mi ha sempre dato l'idea di un romanzo polveroso e lento, non ho mai avuto il desiderio di leggerlo. 
Dopo aver visto il film mi sono resa conto di quanto stupida sono stata, perché la storia è davvero meravigliosa. Il merito va sicuramente dato anche a Greta Gerwig, una delle mie persone preferite sul pianeta, che è riuscita a rendere un grande classico così attuale.




Si suppone che tutti conoscano la trama di "Piccole donne". Ecco, io no: prima di vedere il film non sapevo davvero nulla, perciò credo sia utile ripeterla per tutti quelli come me. 
Le protagoniste sono le sorelle March: Meg, Jo, Amy e Beth. Vivono con la madre Marmee mentre il padre combatte come soldato durante la guerra di secessione. La famiglia March ha problemi con il denaro, ma la mamma invita sempre le ragazze ad aiutare chi è più povero di loro.
Le sorelle non  potrebbero essere più diverse. Meg, la più grande, è la più vanitosa; Jo è il maschiaccio della famiglia ed è una scrittrice; Beth, appassionata di musica, è la terza e infine c'è Amy, la più piccola, talentosa nella pittura. Nella loro vita entra Laurie, un vicino di casa che stringerà amicizia con tutte e tre.




La regista di questo film, Greta Gerwig, è uno dei miei idoli. Dopo "Lady Bird", è salita alla ribalta: è stata la quinta donna nella storia ad essere candidata all'Oscar come miglior regista. Non vedevo l'ora di vedere qualcos'altro di suo e di comprendere le sue capacità. Con "Piccole donne" è riuscita a creare qualcosa di unico e originale.
Una delle cose che ho preferito è stato l'utilizzo di così tanti flash-back e flash-forward. I vari salti temporali sono distinti da cambi di colore: nelle scene in cui le protagoniste sono ancora ragazze e vivono la loro giovinezza nella casa di famiglia i toni sono caldi, mentre quando si vede il loro passaggio alla vita adulta, i colori sono molto più freddi. Una scelta molto interessante, che ha reso il film più dinamico.




Oltre che essere diretto da una delle mie donne preferite, il film contiene alcuni dei miei attori preferiti. Ciò che mi piace molto è che i protagonisti sono tutti interpretati da giovani molto talentuosi, che meritano davvero di essere in una pellicola del genere.
Prima di tutte, la vera protagonista del film, ovvero Saoirse Ronan. Lei è Jo, probabilmente il personaggio più famoso di "Piccole donne", l'eroina della storia. La giovane attrice la interpreta in maniera eccellente, meritandosi la sua quarta nomination come miglior attrice.
Degna di nota è anche la performance di Florence Pugh nel ruolo di Amy. L'ho scoperta con questo film e oltre a essere davvero bella, l'attrice è davvero bravissima e interpreta un personaggio così complesso perfettamente. Anche lei ha ricevuto una nomination agli Oscar, ma in questo caso come attrice non protagonista.
Come non nominare Timothée Chalamet, uno degli attori più promettenti degli ultimi anni. Interpreta Laurie, il personaggio maschile più importante. È molto malinconico, con lo sguardo quasi perso: Timothée è davvero incredibile in questo ruolo.
Anche il resto del cast è assolutamente indimenticabile: Emma Watson, che interpreta Meg, viene un po' ombreggiata dalle altre ma mostra comunque la sua bravura; Laura Dern, che interpreta Marmee, mostra che è capacissima di essere anche un personaggio amorevole (non solo la cattivissima Nora di "Storia di un matrimonio"); Meryl Streep, nel ruolo di zia March, dimostra che lei potrebbe recitare anche nella parte del Demogorgone di "Stranger Things" e essere divina.



Avevo bisogno di un film come "Piccole donne". Recentemente ho avuto una discussione riguardo certe mie opinioni sugli stereotipi femminili e ciò che mi ha irritato molto è stato il fatto che il ragazzi con cui discutevo non comprendessero le mie posizioni. Guardando questa pellicola mi sono finalmente sentita compresa (e ho desiderato di essere la migliore amica di Greta Gerwig).
Io voglio essere libera di scegliere le mie priorità. Voglio essere libera di sognare di essere una scrittrice e non desiderare un matrimonio, come Jo; voglio poter immaginare di dipingere, nonostante magari sia molto difficile perché è un ambiente totalmente maschile, come Amy; voglio essere libera di volermi sposare e badare ai miei figli, senza sentirmi dire che i miei sogni valgono meno di quelli degli altri, come Meg; voglio poter suonare e abbandonarmi nel mio mondo fatto di musica, come Beth.
Voglio non essere legata ad alcun tipo di stereotipo e non avere vincoli per quanto riguarda le scelte che farò nel mio futuro, come dovrebbe essere per chiunque, maschi e femmine. "Piccole donne" ci ricorda che non dovremmo mai permettere a nessuno di influenzare ciò che vogliamo essere.





Curiosità 
Quando Saoirse Ronan ha scoperto che Greta Gerwig stava lavorando ad un adattamento di "Piccole donne", le disse che aveva deciso che avrebbe interpretato Jo March. La regista era un po' titubante, perché avevo già lavorato insieme in "Lady Bird", ma poi si rese conto che decidere da sola di recitare nel ruolo di Jo era una cosa molto da Jo, perciò accettò.





Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!

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