Film: Jojo Rabbit (Taika Watiti)
Ciao a tutti! Per continuare con la mia stagione cinematografica, vorrei parlarvi di un film davvero speciale: è una delle pellicole per cui ho riso di più, ma che allo stesso tempo mi ha distrutta emotivamente. Tra le nomination vanta miglior film, miglior attrice non protagonista, miglior sceneggiatura e altri premi secondari. Si tratta di "Jojo Rabbit", tratto dal libro "Come semi d'autunno" di Christine Leunens.
Titolo originale: Jojo Rabbit
Anno: 2019
Regia: Taika Waititi
Cast: Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Scarlett Johansson, Sam Rockwell
Titolo originale: Jojo Rabbit
Anno: 2019
Regia: Taika Waititi
Cast: Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Scarlett Johansson, Sam Rockwell
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Jojo, un bambino cresciuto dalla sola madre, ha come unico alleato il suo amico immaginario Adolf Hitler. Il suo ingenuo patriottismo viene però messo alla prova quando incontra una ragazzina che stravolge le sue convinzioni sul mondo, costringendolo ad affrontare le sue paure più grandi.
Recensione
Recensione
Guardando il trailer di "Jojo Rabbit" sapevo già che l'avrei adorato. Mai mi sarei aspettata che mi segnasse così tanto: è incisivo come pochi, impossibile da dimenticare.
Ciò che rende questo film unico è il suo essere così bizzarro. Nel cinema si parla spesso di Seconda Guerra Mondiale, ma mai in modo così irriverente e sfrontato: il film è una vera e propria commedia, ma che fa anche pensare.
Siamo verso la fine della Seconda Guerra Mondiale: Jojo, un ragazzino tedesco che vive con sua madre, crede fortemente negli ideali nazisti e ha come amico immaginario Adolph Hitler. Il suo sogno sarebbe entrare in guerra e combattere per il suo Paese, ma è troppo piccolo. Un giorno scopre che dietro a un muro di casa sua si nasconde una ragazza ebrea, Elsa, e da quel momento tutto il suo mondo cambia.
Basta leggere la trama per capire che non esiste pellicola come "Jojo Rabbit". Mai avrei pensato che un film che tratta di tematiche del genere potesse essere comico. Si ride tantissimo e non c'è mai una battuta forzata, ma allo stesso tempo ci sono momenti seri e molto emozionanti.
Il film andrebbe analizzato scena per scena: ogni dettaglio è curato in maniera meticolosa per rendere la pellicola perfetta. Ogni frame sembra un'opera d'arte grazie alla meravigliosa fotografia e ad una colonna sonora incredibile, che per me sarebbe già da Oscar (non è stata nemmeno candidata).
Una pellicola può essere definita grandiosa se possiede alcune importanti caratteristiche e avere un grande cast è sicuramente una di queste. È esattamente il caso di Jojo Rabbit: gli attori (protagonisti e non) sono tutti estremamente bravi. Tutte le performance sono degne di nota, ma non posso parlarvi di tutte. Ho scelto perciò le tre che ho preferito.
Innanzitutto devo nominare per forza il piccolo protagonista di questa storia: Johannes Betzler, interpretato da Roman Griffin Davis. Jojo non è un ruolo semplice da interpretare, poiché regge sulle sue spalle tutto il film. Il giovane attore, alla sua prima esperienza sul grande schermo, lo ha fatto alla perfezione, passando da momenti divertenti a scene strappalacrime.
Seconda performance che ho adorato è quella di Taika Waititi, regista e sceneggiatore del film, figlio di una donna ebrea, che interpreta Adolph Hitler. Tutte le volte che appare sullo schermo non si può fare a meno di scoppiare a ridere. L'attore fa una caricatura esilarante del personaggio, prendendolo in giro e creandone una versione esilarante.
Infine, come non parlare di una delle attrici più incisive all'interno del cast, la vera regina degli Oscar 2020: Scarlett Johansson. Con il ruolo di Rosie Betzler, la mamma di Jojo, ottiene la sua seconda candidatura e io mi appello all'Accademy perché le diano almeno un premio. Il suo personaggio è il più poetico e profondo, me ne sono innamorata.
"Jojo Rabbit" è uno di quei film che tutto il mondo dovrebbe vedere, perché presenta la guerra, un evento che tutti conosciamo anche solo per averlo studiato sui libri di scuola, dagli occhi innocenti di un bambino. Sembrerò prevedibile, ma sono proprio i bambini a insegnare lezioni fondamentali, come per esempio l'importanza della solidarietà. La pellicola ci ricorda che l'amicizia è sempre possibile, nonostante tutte le differenze e che, come racconta ad un certo punto Rosie, l'amore è la cosa più forte del mondo. Una sequela di banalità per alcuni, ma sono proprio questi concetti che sembrano così scontati che vengono dimenticati spesso. Bisogna tenerli bene a mente per evitare di ripetere gli stessi errori del passato.
Curiosità
Taika Waititi ha affermato che facendo ricerche sulla Germania nazista ha scoperto che al tempo il Paese era molto vivace e alla moda, perciò al posto di utilizzare toni cupi e scuri come nei vari film sulla guerra ha utilizzato colori accesi e ha rappresentato il posto come un luogo apparentemente celebrativo ed elegante
Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!
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