La vita bugiarda degli adulti, Elena Ferrante

Ciao a tutti! Oggi vorrei parlarvi dell'ultimo romanzo della più importante rivelazione italiana in campo letterario dell'ultimo decennio. Con questo libro, ha centrato il segno come solo lei sa fare: si tratta de "La vita bugiarda degli adulti" di Elena Ferrante.



Il bel viso della bambina Giovanna si è trasformato, sta diventando quello di una brutta malvagia adolescente. Ma le cose stanno proprio così? E in quale specchio bisogna guardare per ritrovarsi e salvarsi? La ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice dell’infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però si temono e si detestano: la Napoli di sopra, che s’è attribuita una maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza risposta e senza scampo.

Recensione
Nel 2019 è impossibile che qualcuno non abbia mai sentito parlare di Elena Ferrante, considerata una delle più grandi rivelazioni degli ultimi anni. La saga de "L'amica geniale" ha conquistato lettori di tutto il mondo, rendendo l'autrice famosissima. Nonostante ciò, Elena Ferrante resta un mistero, perché nessuno sa chi sia realmente. In tanti hanno sviluppato teorie sulla sua identità (fra le più note il fatto che sia un alter ego di Domenic0 Starnone o di sua moglie Anita Raja), ma la misteriosa autrice non si è ancora rivelata.
Forse è proprio il mistero che si cela dietro Elena Ferrante e le sue storie a rendere i suoi romanzi così magici e incantevoli. Il suo nuovo attesissimo libro, "La vita bugiarda degli adulti", non fra eccezioni: è impossibile non perdersi nel meraviglioso viaggio che è la narrazione dell'autrice, che guida il lettore a scoprire nuove realtà. 

Piccola premessa per i lettori affezionati di Elena Ferrante: "La vita bugiarda degli adulti" non è un nuovo "L'amica geniale". Menomale, perché la celeberrima saga è perfetta così, senza bisogno di alcuna aggiunta. Il nuovo romanzo ha sicuramente delle somiglianze, ma va in una direzione molto differente. 
Giovanna è una ragazza napoletana che proviene da una famiglia benestante. La sua esistenza sembra perfetta: i genitori le danno tutto ciò che le serve e le assicurano una vita sicura e piena. La protagonista però comincia a crescere e un giorno, a causa di un malinteso in famiglia, apre gli occhi e scopre un mondo totalmente nuovo. Conosce per la prima volta i parenti del padre, proveniente dalla zona più povera della città e si sente divisa tra due universi diversi. 
Il libro si può definire un romanzo di formazione: Giovanna è la tipica ragazza ribelle, malinconica e lunatica, che vive tutte le emozioni amplificate. Elena Ferrante ci porta nel mondo degli adolescenti, descrivendo in maniera perfetta e profonda i loro sentimenti. 

Ciò che amo di Elena Ferrante è che qualsiasi argomento tratti, è sempre affrontato in maniera molto intimapersonale. Anche se non si sa nulla di lei, è semplice comprenderlo leggendo i suoi romanzi. "La vita bugiarda degli adulti" infatti è un romanzo molto introspettivo, che si concentra molto sull'analisi delle emozioni umane. I protagonisti sono complessi e descritti in maniera eccellente in ogni dettaglio della loro personalità e caratterizzandoli tenendo conto del loro contesto sociale. L'esempio lampante è Vittoria, la zia di Giovanna, una persona eccentrica, esagerata, rabbiosa e disperata. Nonostante sia davvero diversa dalla nipote, questa donna (il mio personaggio preferito) scoprirà un legame molto stretto e particolare con la ragazza. 
Il tutto è accompagnato da una narrazione appassionanteavvincente, che fa venir voglia di continuare a leggere e di scoprire come finisce la storia. È proprio il finale sospeso, cha fa pensare ad un sequel, a rendere il libro ancora più misterioso

"La vita bugiarda degli adulti" era carico di aspettative prima della sua uscita e non ne ha delusa nessuna. Elena Ferrante ha dimostrato di nuovo una cosa che in molti stanno dimenticando: poche cose incantano una persona come un libro. Anche una storia semplice come quella di questo romanzo narrata in maniera avvincente può entrare nel cuore di una persona e cambiarla profondamente. L'autrice è riuscita ancora una volta a ricordarmi perché amo leggere. 

Citazione preferita: 
"Il tempo della mia adolescenza è lento, fatto di grandi blocchi grigi e improvvise gibbosità di colore verde o rosso o viola. I blocchi non hanno ore, giorni, mesi, anni, e le stagioni sono incerte, fa caldo e freddo, piove e c'è il sole."
Curiosità 
Nel romanzo, Giovanna rimane sconvolta da un'affermazione del padre, che afferma che la ragazza sia brutta. Si nota la somiglianza con una scena di "Madame Bovary" di Gustave Flaubert, dove la protagonista pensa la stessa cosa della figlia Berthe. Il legame è stato fatto poiché nel 2005 l'autrice, in un articolo del Corriere delle Sera, aveva sottolineato la potenza di quella scena.  

Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!


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