Quella vita che ci manca, Valentina D'Urbano
Ciao a tutti! Oggi vorrei recensire un altro romanzo scritto
da un’autrice di cui ho già parlato in precedenza, più precisamente l’estate
scorsa. Lei è Valentina D’Urbano e il libro di oggi si chiama “Quella vita che
ci manca”.
Gennaio 1991. Valentino osserva le piccole
nuvole di fiato che muoiono contro i finestrini appannati della vecchia Tipo.
L’auto che ha ereditato dal padre, morto anni prima, non è l’unica cosa che gli
rimane di lui: c’è anche quell’idea che una vita diversa sia possibile.
Ma forse Valentino è troppo uguale al posto in
cui vive, la Fortezza, un quartiere occupato in cui perfino la casa ti può
essere tolta se ti distrai un attimo. Perciò, non resta che una cosa a cui
aggrapparsi: la famiglia.
Valentino è il minore dei quattro fratelli
Smeraldo, figli di padri diversi. C’è Anna, che a soli trent’anni non ha ormai
più niente da chiedere alla vita. C’è Vadim, con la mente di un dodicenne nel
bellissimo corpo di un ventenne. E poi c’è Alan, il maggiore, l’uomo di casa,
posseduto da una rabbia tanto feroce quanto lo è l’amore verso la sua famiglia,
che deve rimanere unita a ogni costo.
Ma il costo potrebbe essere troppo alto per
Valentino, perché adesso c’è anche lei, Delia. È più grande di lui, è
bellissima – ma te ne accorgi solo al secondo o al terzo sguardo – e, soprattutto,
non è della Fortezza.
Ed è proprio questo il problema. Perché
Valentino nasconde un segreto che non osa confessarle e soprattutto sente che
scegliere lei significherebbe tradire la famiglia. Tradire Alan. E Alan non
perdona.
Questo è un romanzo sull’amore, spietato come
solo quello tra fratelli può essere. Ma è anche un romanzo sull’unico altro
amore che possa competere: quello che irrompe come il buio in una stanza piena
di luce, quello tra un ragazzo e una ragazza, contro tutto e tutti.
Recensione
Ritornare alla Fortezza per me è stato bellissimo: questo
quartiere reso famoso da “Il rumore dei tuoi passi” e le sue vicende mi avevano
profondamente appassionata. Mi ha fatto piacere
che Valentina abbia voluto riambientare la storia qui per due semplici motivi.
1.
Ci sono dei riferimenti alla storia di Beatrice
e Alfredo, i protagonisti del romanzo precedente. Quando ho capito il collegamento,
mi è venuto da alzarmi in piedi e gridare “ALLORA CI SONO ANCORA!”, ma per
fortuna non l’ho fatto, c’erano mia madre e mio fratello in salotto con me.
2.
Ho risolto il dubbio che mi tormentava da un
anno ormai: finalmente scopriamo dove si trova la Fortezza.
Quest’ultimo era uno dei miei quesiti esistenziali: c’è chi
si chiede perché esistiamo, io mi domandavo in che città si trovasse la
Fortezza. Quando alla fine l’ho scoperto, datemi pure della pazza, ero quasi in
lacrime. Ovviamente, cari fan de “Il rumore dei tuoi passi”, io mica ve lo
dico.
Tornando a noi, l’ambientazione è fondamentale perché
l’atmosfera del quartiere già ci fa capire cosa troveremo durante tutta la
narrazione. I protagonisti della storia sono i fratelli Smeraldo, quattro
ragazzi che vivono con la madre in un casermone della Fortezza e che hanno
padri diversi. Sono Anna, Alan, Vadim e Valentino. Ognuno di loro è di
fondamentale importanza della storia, perciò analizziamoli uno per uno.
Senza un padre, Anna, la più grande, è un po’ l’aiutante
della madre. Trent’anni e nessuna speranza di avere un’altra vita, è il
prototipo femminile dell’abitante della Fortezza. Nonostante tutto però è un
personaggio carico di positività e l’ho apprezzata molto per questo.
Se Anna è il prototipo femminile, Alan è quello maschile. Mi
ha ricordato molto Alfredo sia nel suo lato rude e scurrile che in quello
dolce, perché come lui Alan farebbe di tutto per chi ama. La sua famiglia è al
primo posto e uno come lui sta sempre bene in romanzi del genere.
Vadim è stato la sorpresa del romanzo: un ventenne con il
cervello di un bambino stona completamente con l’atmosfera, ma questo è
bellissimo. Nel romanzo precedente tutti erano duri, qui troviamo un
personaggio dolce e innocente e ciò mi è piaciuto tantissimo. Inoltre l’affetto
che i fratelli provano per lui è solo un elemento aggiunto per dimostrare
l’affiatamento dei ragazzi.
Sempre per parlare di gente che stona, troviamo Valentino,
il personaggio più importante. Dico che “stona” perché lui è uno degli unici
ragazzi che hanno veramente la voglia di cambiare vita. Onesto fino al midollo,
ma anche per lui la famiglia è al primo posto, perciò è costretto da Alan a
guadagnarsi da vivere in modo losco. Fino a qui, tutto normale: anche nei
romanzi precedenti abbiamo visto bravi ragazzi spinti sulla cattiva strada. Ma
a un certo punto, arriva colei che stravolgerà le sorti del nostro
protagonista: Delia.
Ciò che ho davvero apprezzato (e per cui ringrazio
immensamente Valentina D’Urbano) è che Delia non è una ragazza perfetta: è un
tipo originale, ma non certamente il prototipo di bellezza. Dico che è
fantastico perché, parlando per me, mi sono rotta di vedere ragazze stupende
che si innamorano di ragazzi ancora più belli. Delia e Valentino sono tutto il
contrario: lei stramba, lui disperato. Sono stupendi perché sono reali e questo
è il regalo più grande che un’autrice possa fare ai suoi lettori, anzi, più che
lettori in questo caso lettrici: dimostrare che non devi per forza essere alta
e bionda per ricevere amore.
Non voglio ringraziare Valentina solo per questo: voglio
ringraziarla perché come Silvia Avallone, ma forse in modo un po’ più basico e
semplice, ci ha raccontato un’altra storia di autentica realtà. Perché ci ha
trasportato un’altra volta in questo mondo inventato, ma non totalmente, che è
la Fortezza.
Ma soprattutto grazie perché ha creato un altro romanzo
forte ed emozionante.
Frase preferita:
"Tu per me sei puro istinto, sopravvivenza. Tu sei il pezzo di vita che mi manca"
Curiosità
Io pensavo che l'ultimo romanzo di Valentina D'Urbano fosse Alfredo, una specie di spin off di "Il rumore dei tuoi passi". In realtà l'anno scorso è uscito un suo nuovo romanzo, chiamato "Non aspettare la notte". Non è più ambientato nella Fortezza, ma sono comunque curiosa di leggerlo.
Grazie per avermi seguito anche oggi e alla prossima recensione!
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