Verso l'infinito, Jane Hawking

Ciao a tutti! Ho aspettato un po' per fare questa recensione perché volevo continuare il ciclo delle biografie che ho iniziato. Ne ho appena finita una che mi è piaciuta davvero da matti: si tratta del libro "Verso l'infinito" di Jane Hawking
Titolo originale: Travelling to Infinity


È il 1962 e Jane e Stephen frequentano l'università inglese di Cambridge. Lei è una ragazza vivace che palpita per i versi dei poeti spagnoli, lui un promettente studente di cosmologia, sempre perso nei suoi pensieri, alla ricerca di una spiegazione semplice e unica dell'universo. Eccentrico e bizzarro, così lo definisce Jane quando lo conosce. E le piace molto. Le loro vite scorrono separate, fino a che qualcosa non le avvicina indissolubilmente.
Stephen ha solo ventun anni, l'età in cui l'immortalità è ancora l'unica ipotesi contemplata, quando riceve una diagnosi sconvolgente: una malattia degenerativa che gli lascia solo due anni di vita. È allora, con il destino alle calcagna, che i due si innamorano perdutamente e decidono di sposarsi. Con Jane al fianco, Stephen combatte instancabilmente contro la malattia e intanto si butta a capofitto a studiare ciò che a lui più manca: il tempo.
Grazie all'amore e alla caparbietà, i due giovani strappano giorni all'eternità, uno dopo l'altro. Mentre il corpo di Stephen è imprigionato in limiti sempre più stringenti, la sua mente continua a espandersi, fino a forzare le frontiere della fisica. Insieme, si spingono più lontano di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Forse, la formula che tiene insieme l'universo ha un solo elemento comune: l'amore.

Recensione
La scelta di questo romanzo non è del tutto casuale: settimana scorsa finalmente ho visto "La teoria del tutto" e mi ha emozionato tantissimo. È diventato subito uno dei miei film preferiti e non ho fatto altro che pensarci e ripensarci per tanto tempo. Non avevo la più pallida idea che fosse tratto da un libro!
Così ho intrapreso una (faticosa) ricerca per trovarlo e, dopo due giorni di giri in diverse librerie, l'ho trovato. E l'ho divorato in una settimana.
Non spaventatevi dal fatto che è la biografia di Stephen Hawking: non parla spesso di teorie scientifiche e vi ricordo che l'ha scritto la moglie. Tutti gli studi di Hawking sono spiegati in modo semplicissimo e comprensibile.
Non c'è bisogno che una ragazzina di quattordici anni che passa il suo tempo a parlare di libri su internet vi spieghi chi è Stephen Hawking: si suppone lo sappiate tutti. Conosciamo tutti la sua incredibile storia, ma sicuramente non tutti i dettagli. Jane, sua ex moglie, racconta la difficile situazione del famoso fisico ma non dal superficiale punto di vista che tutti conoscono, am dal punto di vista familiare: come loro hanno vissuto tutti i giorni e come hanno superato le difficoltà. Jane narra le sue paure, le sue gioie e i momenti familiari con uno stile unico che fa venire voglia di leggere.
Dopo una settimana sono riuscita ad immedesimarmi in Jane più che mai. Tutti ammiriamo il coraggio e la forza di Stephen Hawking perché comunque la sua malattia gli dava soltanto due anni di vita e lui ne ha vissuti un'altra quarantina dalla diagnosi, ma anche essergli accanto per così tanto tempo non dev'essere stato facile. Jane dimostra una forza sovrumana, una forza che non possiamo quasi immaginare. Leggendo la biografia sembra che sia un personaggio inventato di un romanzo, ma è tutto vero. Nonostante i momenti di totale sconforto è riuscita a occuparsi del marito, dei figli e di tutto quanto per un sacco di tempo da sola. È assolutamente incredibile quanta forza una persona riesca a tirare fuori in questi momenti. È anche per questo motivo che ho deciso di recensire "Verso l'infinito" dopo i libri di Malala e Waris Dirie: le protagoniste sono donne che dimostrano quanto bisogni lottare per avere la vita che si vuole, ognuna in modo diverso. Jane in tutta la sue vita ha fronteggiato cose che non possiamo immaginare: innanzitutto la malattia del marito non è stata semplice. Il doverlo curare senza aiuti, dover crescere dei figli, pensare alle faccende, a organizzare e ad amministrare la casa tutta sola. Per di più le critiche di chi non la capiva e pensava che ciò che facesse fosse il minimo. Come dice lei in un certo punto "A quei tempi non era facile essere disabili" e per questo ha dovuto affrontare diverse questioni per facilitare la vita del marito e della famiglia. Per concludere io provo un rispetto e un'ammirazione assoluta per questa donna.
La storia della famiglia Hawking sembra inventata per quanto incredibile: la forza con cui hanno superato tutto è emozionante. Tutto l'amore che ha tenuto insieme questa famiglia incasinata per tanti anni è fonte di ispirazione. Questa "storia d'amore" particolare lascia un senso di leggerezza nel cuore, tipico dei libri che ti fanno emozionare. Abbandonarlo è stato difficile, quasi come lasciare un caro amico.
Frase preferita:
Il sorriso sul suo volto mentre fluttuava libero dal suo peso avrebbe commosso le stelle. Di sicuro ha commosso me profondamente, e mi ha fatto riflettere su quale privilegio sia stato percorrere anche solo un breve tratto del viaggio verso l'infinito insieme a lui.

Il film
Dal libro "Verso l'infinito" è stato tratto "La teoria del tutto", film del 2014 con Eddie Redmayne e Felicity Jones.


Io ero curiosissima di vederlo perché Eddie Redmayne ha vinto l'oscar per questo film e volevo giudicare se dal mio punto di vista era meritato (il compito di giudice dell'Accademia mi calza a pennello). Comunque se volete vedere il suo discorso durante la cerimonia eccolo qui, a me è piaciuto tantissimo: https://www.youtube.com/watch?v=m_ZVJgM-bZI
Eddie è di una bravura spaziale: è incredibile e non mi viene in mente altro modo per descrivere la sua recitazione. Può recitare in film di questo livello o in "Animali Fantastici" (che ho visto: pazzesco) e rimane sempre un attore pazzesco, ormai il mio preferito.
In una scena del film. Non solo è bravo ma è pure figo
Poi parliamone: quando sorride è la fine del mondo.




Lo so, esagero un po' con gli scleri, ma ho 14 anni, lasciatemi ammirare la bellezza di persone che non incontrerò mai.
Felicity Jones è bravissima, anche se non come Eddie. Sicuramente ha reso onore al personaggio e meritava la candidatura all'Oscar, ma comunque è stato un bene che non l'ha vinto (quell'anno ha vinto Julianne Moore con Still Alice).
Il film è molto ridotto rispetto al libro, però non si può fare una trasposizione cinematografica parola per parola di un libro di quasi 600 pagine. Nonostante sia stato tagliato molto vale davvero la pena.
Personalmente mi ha emozionato tanto, in particolare il finale, durante il quale ho fatto fatica a trattenere le lacrime. È uno di quei film a cui continui a ripensare perché riescono a toccarti come poche cose al mondo.

Una delle mie scene preferite. Vi giuro avevo gli occhi a cuore

Curiosità

"Verso l'infinito" è un'edizione aggiornata di una precedente biografia scritta da Jane: il nome è "Music to Move the Stars: A Life with Stephen"








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