Io sono Malala, Malala Yousafzai e Christina Lamb

Ciao a tutti! Oggi vorrei parlarvi per la prima vota di un libro un po' diverso dal solito: una biografia. Senza perdere tempo perciò iniziamo con la recensione di "Io sono Malala" di Malala Yousafzai e Christina Lamb.
Titolo originale: I am Malala

Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul vecchio bus che la riporta a casa. All'improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l'inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all'assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane candidata di sempre al Premio Nobel per la Pace.

Recensione
Da quando ho conosciuto Malala lei è diventata il mio idolo, la mia più grande fonte d'ispirazione. Dico sempre che nei libri mi piacciono i personaggi femminili forti, con carattere e pronti a lottare: Malala è uno di questi solo che lei esiste davvero. Ha 19 anni e ne aveva 15 (uno in più di me!) quando un gruppo di talebani ha provato ad ucciderla. Quella ragazza ha già vissuto più esperienze di quanto un uomo normale possa viverne in due vite intere. Ma andiamo con ordine.
Nella prima parte del libro viene raccontata un po' la storia del paese della nostra protagonista: il Pakistan. È la parte più tosta da leggere, però è davvero affascinante come Malala parla della sua casa: come se fosse il posto più bello del mondo. Ne parla con nostalgia, anche perché proprio per tutto ciò che le è successo è dovuta scappare. 
Dopo inizia la sua storia: l'infanzia, l'adolescenza, l'inizio della sua lotta per l'istruzione insieme al padre.
Il papà di Malala è un personaggio molto importante. Lei lo dice chiaramente: se non avesse avuto un padre come il suo probabilmente non sarebbe la persona che è ora. Il papà l'ha spinta a fare ciò che per lei era meglio e per Malala non c'è nulla di più importante.
Dopo il racconto della sua vita arriva il giorno i  cui tutto è cambiato: il 9 ottobre un talebano sale sul suo bus e le spara un colpo in testa. Aveva ricevuto già delle minacce ma lei era andata avanti nella sua lotta imperterrita. È in fin di vita e tutti credono che non ce la possa fare.
Ma, come in una fiaba, sopravvive e ritorna a combattere per ciò che crede giusto. Non sembra cambiato niente, ma quello che è successo ha risvegliato la coscienza del mondo e tutti cominciano a supportarla. Diventa una delle attiviste più importanti al mondo.
Il bello di questo libro non è solo la storia di Malala, ma anche il fatto che veniamo a conoscenza di ciò che è successo in Pakistan in modo più dettagliato, da qualcuno che quelle cose le ha vissute sul serio.
Che è una ragazza fantastica è appurato. Negli ultimi anni ha fatto cose che non possiamo neanche immaginare: campagne su campagne, conferenze e tutto ciò con un sacco di gente che le remava contro. Per di più, io ho copiato al trama scritta sul libro che dice che è stata la più giovane candidata al Nobel per la Pace: qualche hanno dopo (credo nel 2014) lei il Nobel l'ha proprio vinto. E ci mancava altro, ciò che sta facendo lei è qualcosa di incredibile.
Provo così tanta stima per Malala perché lei dimostra (in particolare a noi donne) che possiamo fare tutto: non è la prova del Girl Power, lei È il Girl Power. Il diritto all'educazione è ancora troppo trascurato e lei sta avverando il sogno di un sacco di persone: questa è la gente che davvero cambierà il mondo.
Frase preferita:
«Sedermi a scuola a leggere libri è un mio diritto. Vedere ogni essere umano sorridere di felicità è il mio desiderio. Io sono Malala. Il mio mondo è cambiato, ma io no.»
    
Malala Yousafzai                                                       Premio Nobel per la Pace
   
In ospedale dopo l'attentato                                 Il sostegno per Malala


Curiosità
Qualche tempo fa su Sky c'era un documentario su quest'attivista chiamato proprio Malala. Dovreste trovarlo ancora, è molto interessante.

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