Bianca come il latte, rossa come il sangue

Ciao a tutti! Mi piacerebbe concludere oggi la trilogia dei libri di Alessandro D'Avenia. È sicuramente quello più famoso, la maggior parte delle persone che conosce D'Avenia è perché ha letto questo romanzo o ne ha semplicemente sentito parlare. Quindi oggi vi vorrei parlare di "Bianca come il latte, rossa come il sangue"

Trama
Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

Opinione
La metà delle persone che conosce questo libro è perché ha visto il film. Ne sono certa, ci metto la mano sul fuoco. Quindi, per chiunque abbia visto soltanto il film, per favore, leggete anche il libro. Il film è molto bello, ma senza conoscere il romanzo non ha senso. Chiunque ama i libri sa che c'è una differenza ABISSALE fra film e il romanzo da cui è stato tratto. Per fare un esempio banale che tutti i ragazzi della mia età a cui piace leggere conoscono, parliamo di "Shadowhunters, città di ossa" o, ancora peggio, "Percy Jackson e il mare dei mostri". Il film e il romanzo sono due cose totalmente diverse! Quindi se magari il film non vi è piaciuto molto, leggete il libro e la vostra opinione cambierà totalmente.
Fra i tre libri di Alessandro D'Avenia questo è quello che mi è piaciuto di meno. Non dico che faccia schifo, dico soltanto che questo non è un capolavoro a confronto degli altri due libri. Però mi è piaciuto. La trama è molto toccante, non solo perché si parla di una ragazza malata di leucemia, ma anche perché dà insegnamenti molto importanti. 
Parliamo del professore. Sprona i suoi alunni a credere nei sogni e a cercare il proprio. Leo è molto colpito da questa filosofia e per tutto il libro vuole cercare di capire qual'è il suo sogno. Inizialmente crede sia Beatrice, ma poi... lo lascio scoprire a voi. Credo che il Sognatore (così viene chiamato il prof.) sia un uomo molto aperto e mi piacerebbe conoscere una persona come lui a cui potermi ispirare. Riesce con delle semplici frasi a farti cambiare la visione del mondo e a risolvere tutti i problemi. Penso che valga la pena di leggere il romanzo solo per questo personaggio. Devo ammettere però che Luca Argentero nel film lo interpreta bene...
Tutti i personaggi mi sono rimasti nel cuore perché ognuno vede il mondo in modo diverso. C'è Leo, che vede la vita a colori, Silvia, che ha un approccio molto sereno, e Beatrice, che nella sua situazione si abbandona completamente alla fede. Ecco un altro aspetto importante del libro che nel film non traspare molto: la fede. Leo non crede in Dio, questa è una cosa che si capisce fin dall'inizio. Quando però Beatrice, l'amore della sua vita, si ammala, lui può soltanto sperare e chiede a Dio di guarirla. Beatrice invece crede molto. Proprio come Leo lei non ha più altro in cui sperare e dopo un periodo in cui è piena di rabbia, lei si rasserena perché non ha più paura di morire.
Io consiglio prima di leggere il libro e poi di vedere il film, non come ho fatto io. Quando è uscito il romanzo ero un po' piccolina mentre all'uscita del film ero già più grande e mia madre mi ha permesso di vederlo. Me ne sono un po' pentita perché credo che avrei apprezzato di più il romanzo se l'avessi letto prima.
Curiosità
La trama di "Bianca come il latte, rossa come il sangue", a contrario di ciò che credevo, è tratta in parte da una storia vera. Alessandro D'Avenia si è ispirato alla storia di una ragazza morta di leucemia  in una scuola a Roma che gli è stata raccontata da un alunno. La madre a quanto pare non ha molto gradito perché l'autore non gliene ha parlato, ma ha dichiarato di non voler entrare in polemica con lui. Vi lascio il link dell'articolo http://www.corriere.it/cultura/10_febbraio_03/la-storia-del-vero-romanzo-che-voleva-stupire-tutti-taglietti_26b1e8d0-1096-11df-ab8f-00144f02aabe.shtml 
L'ho scoperto praticamente cinque minuti fa e devo dire che non me lo aspettavo. Però non credo sia una cosa negativa perché credo che D'Avenia l'abbia fatto con le migliori intenzioni. 

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