L'educazione, Tara Westover

Ciao a tutti! Per inaugurare il nuovo anno ho deciso di parlarvi di un romanzo che ho trovato incredibilmente potente. Mi ha molto colpito sopratutto perché è una storia vera: si tratta di "L'educazione" di Tara Westover. 
Titolo originale: Educated 




Tara, la sorella Audrey e i fratelli Luke e Richard sono nati in una singolare famiglia mormona delle montagne dell’Idaho. Non sono stati registrati all’anagrafe, non sono mai andati a scuola, non sono mai stati visitati da un dottore. Sono cresciuti senza libri, senza sapere cosa succede nel mondo o cosa sia il passato. Fin da piccolissimi hanno aiutato i genitori nei loro lavori: in estate stufare le erbe per la madre ostetrica e guaritrice, in inverno lavorare nella discarica del padre, per recuperare metalli. Fino
a diciassette anni Tara non aveva idea di cosa fosse l’Olocausto o l’attacco alle Torri gemelle. Con la sua famiglia si preparava alla sicura fine del mondo, accumulando lattine di pesche sciroppate e dormendo con uno zaino d’emergenza sempre a portata di mano.
Il clima in casa era spesso pesante.
Il padre è un uomo dostoevskiano, carismatico quanto folle e incosciente, fino a diventare pericoloso. Il fratello maggiore Shawn è chiaramente disturbato e diventa violento con le sorelle. La madre cerca di difenderle, ma rimane fedele alle sue credenze e alla sottomissione femminile prescritta.
Poi Tara fa una scoperta: l’educazione. La possibilità di emanciparsi, di vivere una vita diversa, di diventare una persona diversa. Una rivelazione.
Il racconto di una lotta per l’autoinvenzione. Una storia

di feroci legami famigliari e del dolore nel reciderli. Tara Westover dimostra una capacità di introspezione che distingue i grandi scrittori, creando una storia universale di formazione che mira al cuore di ciò che l’educazione ha da offrire: la prospettiva di vedere la propria vita con occhi nuovi e la volontà di cambiarla. 

Recensione
Ho scoperto "L'educazione" perché mio padre me l'ha regalato per Natale e ho passato gli ultimi giorni incollata al libro, senza riuscire a smettere di leggere. Questo è uno di quei libri che si divorano in pochissimo tempo, talmente particolari e speciali che si fatica ad abbandonare. 

La prima cosa fondamentale da sapere per chi si vuole cimentare nella lettura di questo romanzo è che è una storia vera. Leggendo la trama sembra incredibile, ma Tara Westover ha veramente vissuto su una montagna per diciassette anni senza andare a scuola. I genitori, mormoni radicali, hanno tenuto lei e i suoi fratelli casa, poiché pensavano che lo Stato volesse fargli il lavaggio del cervello. 
Non avevo mai considerato che esistono alcune persone che si oppongono all'istruzione dei propri figli, ma soprattutto non pensavo che ci fosse così tanta gente con questa convinzione. Leggendo questo libro ho scoperto che Tara non è l'unica: sono in tanti coloro che non mandano i propri figli a scuola, che sia per ideali religiosi o mille altre ragioni. È stato illuminante, trovo importante poter imparare qualcosa di più su un argomento di cui si parla molto poco. 

Proprio perché è tratto da un storia vera, "L'educazione" è scritto con uno stile biografico. Non a tutti piace questo tipo di scrittura, perché a volte è lento e, soprattutto, molto dettagliato. Per me invece è il contrario, io adoro leggere le biografie, sono uno dei miei generi preferiti: le trovo più significative, proprio perché sono vere. 
Sarà per questo che mi è piaciuto tantissimo leggere questo romanzo. L'ho trovato descrittivo al punto giusto, dettagliato ma allo stesso tempo molto fluido. Non è troppo pesante, perciò potrebbe piacere anche a chi di solito si annoia con le biografie. 
La vicenda viene narrata in prima persona da Tara: la sua voce è particolarmente potente, spesso anche drammatica e sofferente, ma sempre molto espressiva. 

L'infanzia di Tara si è svolta in un ambiente fortemente religioso, quasi estremista. Questa è una delle tematiche più importanti e frequenti del romanzo, ma che comunque l'autrice è riuscita a trattare con  delicatezza. Infatti, come specifica all'inizio del libro, il suo intento non è quello di legare delle brutte azioni al mormonismo, ma semplicemente di raccontare la sua storia di bambina cresciuta in una famiglia fortemente religiosa. Non vuole dipingere i genitori come persone cattive, ma come credenti appartenenti ad una fede molto drastica, che spesso ha comportato tante sofferenze. Soprattutto lei, in qualità di femmina, ha fatto molta fatica ad allontanarsi da certe credenze e a difendersi: basta pensare al fratello maggiore, che era violento con lei, ma contro cui non ha mai potuto fare nulla.  Nonostante sia sempre molto cauta quando tratta di questo tema, riesce comunque a comunicare un forte messaggio, ovvero di stare attenti a tutte le forme di estremismo religioso. 

Pare abbastanza scontato che l'altra tematica fondamentale di questo romanzo sia proprio l'educazione. Infatti, credo che il libro si possa definire un'analisi dettagliata sull'importanza dell'istruzione. Per noi che siamo sempre andati a scuola è una cosa che si dà per scontata, ma la verità è che non è affatto così. Noi spesso non ne cogliamo l'importanza, ma il fatto di avere un'istruzione ci aiuta a crescere e a pensare con la nostra testa. Solo studiando e scoprendo sempre cose nuove possiamo imparare veramente ad avere le nostre idee e convinzioni e a difenderle. Nella nostra società ormai sembra qualcosa di futile, ma riuscire a pensare e ragionare su cosa è giusto o sbagliato è la capacità più importante: solo così possiamo evitare di cascare nelle trappole dei bravi oratori, quelli che vogliono convincerci di cose che non hanno un senso. "L'educazione" vuole sottolineare quanto sia importante studiare, così da poter sviluppare questa capacità che in tanti stanno perdendo. 

Tara Westover ha faticato tanto per poter ottenere l'istruzione che desiderava, compiendo un percorso ammirevole. La sua storia è incredibile, ma soprattutto può essere una fonte d'ispirazione. Ci ricorda che il poter ragionare con la propria testa, senza essere influenzati da esterni, è un diritto ed è difficile da ottenere. Per questo motivo credo sia fondamentale leggere questo libro in un'epoca come la nostra: per non dimenticarlo mai. 

Citazione preferita: 
Quando ero bambina aspettavo di crescere, di accumulare esperienze e fare delle scelte, di formarmi come persona. Quella persona, o quella sembianza di una persona,  aveva delle radici. Appartenevo a quella montagna , la montagna che mi aveva creato. Solo quando diventai più grande mi chiesi se sarei sempre stata così - se il modo io cui si forma una persona determina per forza di cose quella che sarà in futuro.

Curiosità 
Personaggi di alto calibro hanno definito "L'educazione" un libro fondamentale. Fra questi c'è Barack Obama: l'ha inserito nella lista dei libri del 2018 da leggere assolutamente, classifica che fa alla fine di ogni anno. 

Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!

Commenti

  1. Grazie Camilla, ho apprezzato molto la tua recensione.
    Ero alla ricerca di un libro da leggere, finalmente l’ho trovato.

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