Doppia recensione: Se non ti vedo non esisti e Questa è l'ultima volta che ti dimentico, Levante

Ciao a tutti! Oggi vorrei parlarvi di due romanzi della stessa autrice. In realtà, non è una scrittrice, ma una cantante che si è cimentata nella scrittura di due libri. In genere non m piace molto quando non-autori si mettono a scrivere, perché spesso escono fuori cose illeggibili, ma lei è una delle mia cantanti italiane preferite e quindi leggere entrambi i romanzi era d'obbligo: ne sono rimasta positivamente stupita. Lei è Claudia Lagona, più comunemente Levante, e i due libri sono "Se non ti vedo non esisti" e "Questa è l'ultima volta che ti dimentico". 


SE NON TI VEDO NON ESISTI 
Anita, redattrice in una rivista di moda, è quello che tutte sognano di essere: bella, giovane, elegante e colta. Ma anche tremendamente complicata. Sua madre e sua sorella, così concrete, non capiscono da dove arrivi la sua inquietudine, quella voglia di mangiarsi ogni attimo come fosse l’ultimo e di scappare a gambe levate non appena qualcuno minaccia di metterla in gabbia. Anita però lo sa bene: quando si guarda allo specchio, le sue “mille me” – così le chiama lei – riflettono i suoi cambiamenti di umore e la incoraggiano, la contraddicono, la rimproverano quando sbaglia. Perché Anita sbaglia spesso, soprattutto quando si tratta di uomini. I suoi errori più grandi sono tre: Filippo, affascinante e indisponibile, incontrato per caso su un volo per New York; Flavio, un incrocio di sguardi che si è trasformato in passione; e poi Jacopo, il marito che le è sempre stato accanto ma ultimamente sembra non capirla più. Anita crede di amarli tutti, ma forse la verità è che la vita le sta sfuggendo di mano, come la sua immagine riflessa nello specchio. Dovrà scavarsi dentro e fare i conti con un passato ancora dolorosissimo, per imparare a prendersi cura di sé senza smettere di innamorarsi e di sbagliare: solo così potrà ricominciare a vedersi, e a esistere, davvero.

Recensione 
Sono fan di Levante dal lontano 2013 e, da lì, la nostra è stata una storia d'amore meravigliosa, fra canzoni cantate a squarciagola e concerti (per tutti coloro a cui piacerebbe andare, è pazzesca, lo consiglio vivamente). "Se non ti vedo non esiti" è il suo primo romanzo, uscito poco prima del suo album più recente, "Nel caos di stanze stupefacenti". Non ero molto entusiasta dell'arrivo del libro, perché, come dicevo prima, avevo paura che potesse uscirne qualcosa di indecente. Leggerlo però era d'obbligo, e alla fine è stato positivo: una lettura senza troppe pretese, semplice e rilassante. 

La storia è delle più comuni: Anita si ritrova incastrata in mezzo a tre complicate relazioni e, per uscirne, dovrà fare i conti con se stessa. Una trama non troppo speciale che spesso, devo ammetterlo, viene un po' incasinata. Di certi elementi non ne avevamo proprio bisogno.

Nonostante tutto la vicenda è scorrevole, ogni pagina invoglia ad andare avanti a scoprire cosa accadrà. È un grande merito quello di riuscire a rendere una storia già sentita e risentita affascinate, soprattutto se a farlo è una persona che non fa la scrittrice di mestiere. 

Anita è complicata: non c'è termine migliore per descriverla. È insicura, piena di complessi e, soprattutto, perennemente insoddisfatta. Quel continuo volere di più lo proviamo tutti nella vita ed è un sentimento che nascondiamo, perché abbiamo paura di essere giudicati male. La protagonista di questo romanzo ci ricorda che è normale non accontentarsi: a volte serve per darci una spinta, altre è dannoso per la nostra vita. Bisogna trovare un equilibrio tra accontentarsi e volere di più. Anita ne è la prova. 


Da ascoltatrice accanita di Levante quale sono, non ho potuto fare a meno di notare tantissimi riferimenti alla sua musica. Sarà che il libro è uscito per anticipare l'album, ma "Se non ti vedo non esisti" contiene tantissime citazioni da "Nel caos di stanze stupefacenti".

Per esempio, Anita parla spesso delle sue "mille me": questa frase non è altro che un titolo di una canzone dell'autrice. Inoltre, alcuni pezzi della storia ricordano tantissimo i testi di "Gesù Cristo sono io" e "Abbi cura di te" , due dei suoi brani più significativi. 
Credo che sia importante scoprire Levante prima come cantante che come autrice per poterla apprezzare al meglio. 

Per concludere, da questo libro non bisogna aspettarsi un capolavoro, perché sicuramente non lo è. Può essere visto come una lettura rilassante, ma allo stesso tempo intrigante e accattivante. Come primo romanzo di una cantante, io lo promuovo pienamente. 


Citazione preferita: 

Siamo vita perché ci mischiamo ad altre vite, curiosiamo nelle finestre delle case altri col desiderio di sentirci parte della scena e non meri spettatori.

QUESTA È L'ULTIMA VOLTA CHE TI DIMENTICO


Tutti abbiamo cose che non riusciamo a dimenticare. Quel commento velenoso, quell'amore finito, quel giorno in cui la vita ci ha lasciato una cicatrice. Eppure, senza questi dolori, non saremmo le persone che siamo oggi. Lo sa bene Anna, che i ricordi se li sente tatuati addosso: nel paesino in cui vive, tutti hanno memoria della sua storia di bimba cresciuta troppo in fretta. Per sfuggire agli sguardi e ai giudizi della gente, ma soprattutto per seguire un percorso che, quando volge in alto lo sguardo, vede tracciato tra le stelle, Anna ha imparato a volare via danzando sulle punte: quando balla, nessun posto è troppo piccolo per i suoi sogni grandi. Nemmeno la scuola, dove le scarpette e il tutù cedono il posto ai sospiri per Giulio, tanto bello quanto sfuggente, e alla complicità di Egle, l'amica con cui condividere segreti, sorrisi, momenti di noia e corse in motorino. Il perimetro del cuore di Anna sta tutto lì, tra gli esercizi alla sbarra e le granite in piazza; tra le fantasie di fuga e il semplice desiderio di essere vista, di ricevere finalmente attenzioni, di essere amata. Ma nell'entroterra siciliano il passato ha radici lunghe, che ti tengono ancorata al suolo anche se hai solo quattordici anni e ti senti leggera come una piuma. Per conoscersi davvero, Anna dovrà guardarsi indietro e mettersi in ascolto: solo così sarà libera di abbracciare luci e ombre della propria identità.

Recensione
Fra i due romanzi di Levante, questo è il mio preferito. "Questa è l'ultima volta che dimentico" è uscito a novembre, ma questa volta non ha anticipato un bel niente. È passato poco più di un anno, ma già nello stile narrativo dell'autrice si notano varie differenze: ora scrive in maniera più matura e i dettagli inutili sono quasi spariti. Quasi, perché qualcosina di non necessario ancora c'è. 

La protagonista di questa storia è Anna, giovane ragazza siciliana la cui vita sembra uguale a quella di tutte le altre adolescenti: la scuola, una migliore amica (Egle), una prima cotta (Giulio) e una grande passione, la danza. Nonostante tutto però, la ragazza ha un duro passato che, per quanto lo desideri, non riesce ad abbandonare. 
Le vicende perciò si spostano un po' sul mondo adolescenziale. Non tutti gli autori sono capaci di scrivere storie credibile su questo periodo, perché spesso è come se si fossero dimenticati di essere stati ragazzi. A mio parere, Levante ci è riuscita perfettamente, creando una trama veramente affascinate e intrigante. 

L'autrice ha spesso dichiarato che fra i due, questo è il suo romanzo preferito. Sarà che magari ha preso qualcosina di più della sua personale esperienza (basta pensare al fatto che la storia è ambientata in Sicilia), ma si nota perfettamente che "Questa è l'ultima volta che ti dimentico" ha un valore diverso dal libro precedente, più speciale. 
Nonostante la differenza di età, Anna e Anita si assomigliano molto: sono entrambe  coraggiose, complicate, tristi, ma allo stesso tempo determinate ad inseguire i propri obbiettivi. Il loro stile narrativo, così differente, è intrigante e affascinante. La loro particolare personalità è ciò che dona un tocco in più alla vicenda. 

Anche in questo caso non mancano i difetti: certe storyline io le avrei evitate. Senza contare questo particolare, come ho già detto ho preferito questo romanzo, perché dietro c'è una storia più completa, dettagliata e meglio strutturata. Magari la penso così perché sono più vicina di età ad Anna che ad Anita, ma credo che in questo caso le vicende siano più appassionanti e strutturate meglio. 
"Questa è l'ultima volta che ti dimentico" parla di amore, crescita e dolore dal punto di vista di una ragazzina. Soprattutto però è una storia di amicizia: lo si capisce perfettamente durante tutta la narrazione, ma in particolare nel commovente finale. Levante utilizza un modo semplice e delicato per affrontare temi che spesso possono risultare complicati, riuscendoci benissimo. 
Citazione preferita: 
"I sogni sono eroici slanci di speranza, la migliore proiezione di noi nel futuro. Alcuni sono sorretti da una grande vocazione, una sorta di missione, altri sono timidi e con il tempo sbiadiscono, come vecchie fotografie di un domani mai compiuto."


Curiosità  
Nonostante "Questa è l'ultima volta che ti dimentico" non sia stato accompagnato da alcun progetto musicale, Levante ha dichiarato che il nuovo album è stato scritto in contemporanea con il libro e che uscirà a breve. Quanto dovremo aspettare? 


Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!


Commenti

Post popolari in questo blog

Le mie 5 serie tv preferite del 2019

Il libro dei Baltimore, Joël Dicker

Cari mostri, Stefano Benni