Speciale vacanze: dieci libri per dieci luoghi
Ciao a tutti! Mi sono resa conto che quest'anno non avevo preparato nulla per le vacanze estive, perciò ecco qua qualche piccolo consiglio su quale libro leggere per assaporare meglio in un luogo di vacanza. In particolare ho scelto dieci mete che, attraverso un particolare libro, prendono una sorta di atmosfera magica.
Roma
"Dove la storia finisce" di Alessandro Piperno
Anche se alla fine sono riuscita a leggere gli altri romanzi di Piperno (di cui la recensione arriverà al più presto), questo libro in particolare esprime pienamente l'essenza di una città incantata come Roma. Il lettore vede con gli occhi dell'autore tutti i luoghi più importanti e significativi e inevitabilmente finisce per innamorarsi anche lui. Credo che anche questa sia una caratteristica che caratterizza un grande scrittore: mettere grandi emozioni persino nel luogo della storia.
Palermo
"Ciò che inferno non è" di Alessandro D'Avenia
Pure in questo caso l'ambientazione della storia è fondamentale per la trama. L'autore dedica persino un intero capitolo a Palermo, descritta come se fosse la donna amata.
Io ho visitato questa città con il libro tra le mani, vedendo ogni luogo e rileggendo i passi in cui appariva. In realtà è stata proprio questa esperienza a farmi venir voglia di scrivere lo speciale: vedere i luoghi amati in un romanzo dal vivo.
Parigi
"Con te fino alla fine del mondo" di Nicolas Barreau
In realtà non ho mai parlato veramente di questo libro: ho solo nominato Barreau e i suoi scritti nello scorso speciale estivo, dicendo che questo è il mio preferito. Prima o poi lo recensirò veramente, magari parlando dei suoi migliori romanzi. È un'idea...
Torniamo a noi. Fino a qualche anno fa ero ossessionata dai suoi libri, ora li apprezzo un po' meno, ma nonostante tutto ho sempre amato l'atmosfera magica descritta. Barreau (o chi per lui, non si è ben capito) dipinge Parigi come la dolce e romantica città di cui tutti parlano. È una descrizione che ho sempre trovato incantevole e anche veritiera. Tutte le volte che rileggo i libri di questo autore o vedo qualche film riguardante Parigi, mi viene sempre voglia di partire: passeggiare per la città, mangiare un croissant, osservare ogni dettaglio con la musica di "Midnight in Paris" nelle orecchie (un film strepitoso, consigliato vivamente). Potrò sembrare banale, ma per me è questa la vera magia.
Copenaghen
"The Danish Girl" di David Ebershoff
Il mio amore per questa storia è ormai conosciuto: ciò che invece non ho mai approfondito è il mio amore per Copenaghen e il mio desiderio di visitarla. Magri è solo una mia idea, non lo so, ma a me sembra mostruosamente affascinante. Tutti quelli che l'hanno visitata mi hanno detto che è stupenda e io, da quello che ho visto, non posso assolutamente ribattere.
Anche il romanzo dà l'idea di una città incantevole e, anche se non è totalmente ambientato a Parigi, si può comprendere che probabilmente l'autore ne è stato colpito dal fascino.
Amsterdam
"Colpa delle stelle" di John Green
Anche in questo caso il romanzo non è totalmente ambientato ad Amsterdam, ma comunque se ne può cogliere il fascino. Quando sono andata la scorsa estate ho cercato tutti i luoghi più importanti e, inevitabilmente, mi sono innamorata di questa incredibile e folle città.
Come viene detto nel libro, alcuni pensano che Amsterdam sia la città del peccato, ma in realtà è quella della libertà. Ma in tanti nella libertà vedono proprio il peccato.
Dublino
"I commitments" di Roddy Doyle
Ah, la mia Dublino! L'anno scorso ho passato due delle settimane più belle della mia vita in questa città, dove ho lasciato un sacco di ricordi. Mi sono innamorata così tanto solo di New York, ci sono queste due città nel mio cuore.
Roddy Doyle è affezionato a Dublino proprio come me: nei suoi libri (arriverà la recensione anche di un altro) descrive la città come meravigliosa e ammaliante, piena di luoghi da scoprire e da visitare. I suoi protagonisti, proprio come lui, si dichiarano amanti di questo luogo: non per caso sono "Il soul di Dublino".
Barcellona
"Il labirinto degli spiriti" di Carlos Ruiz Zafon
Zafon è lo scrittore di Barcellona per antonomasia. Appena ho un po' di tempo recensirò anche "L'ombra del vento", che secondo me è un capolavoro. In questo romanzo Barcellona, città magnifica, viene descritta con ancora più splendore e anche con un tocco di mistero. Ma non vi preoccupate: anche leggendo il romanzo rimarrete lo stesso incantati da questa città stupenda.
Kenya
"Sognavo l'Africa" di Kuki Gallman
Per le ultime tre mete usciamo dall'Europa e ora arriviamo in Africa, particolarmente in Kenya. Questo romanzo è perfetto proprio perché parla del legame dell'autrice con il luogo, forte e potente. Kuki descrive il Kenya come un paradiso e dopo la lettura tutti quanti vorremmo chiudere gli occhi e trovarci lì, in uno di quei luoghi che la scrittrice considera magici.
Un safari in Africa è una delle esperienze che vorrei fare da sempre e dopo aver letto il libro questo desiderio, il desiderio di una bambina ormai quasi dimenticato, si è riacceso in me.
USA on the road
"Furore" di John Steinbeck
Questo viaggio mi tocca particolarmente perché sarà quello che farò ad agosto per due settimane: infatti con la mia famiglia visiteremo la California e i suoi luoghi più importanti.
Io questo genere di viaggio l'ho visto sempre in due modi differenti: da un lato la parte storica e autentica degli USA, in cui possiamo vedere i differenti paesaggi del territorio. Questo è ciò che "Furore" descrive: il viaggio con gli occhi pieni di stupore e speranza.
L'altra parte è quella più moderna, ovvero le città e tutto ciò che rappresentano. È l'America come la vediamo nei film, il motivo per cui a Los Angeles mi vedranno così
o così
Se riuscissi a trovare Ryan Gosling... |
Gli USA, e la California in particolare, per noi europei sono un luogo magico e lontano, un sogno: lo era negli anni di "Furore" e lo è tutt'ora.
Australia
(o qualsiasi posto figo di mare)
"Big Little Lies" di Liane Moriarty
Ho aggiunto il "qualsiasi posto figo di mare" per due motivi, primo di questi perché a me più che l'Australia viene in mente Monterey (per la serie TV). L'altro è che "Big Little Lies" rappresenta proprio la tranquillità delle cittadine sul mare, dove però si nasconde sempre qualcosa di losco.
La fittizia Pirriwee è magica, silenziosa e misteriosa, con i suoi segreti e con le sue piccole, grandi bugie.
Io mi ci vedo già: sulla strada per Monterey a vedere tutti i luoghi incantati della serie, con sottofondo la colonna sonora "Cold Little Heart" (è meravigliosa, per sentirla cliccate qui).
Grazie per avermi seguito anche oggi e alla prossima recensione!
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