Serie TV: Cos'ha di speciale la seconda stagione di Tredici?

Ciao a tutti! Il post di oggi non sarà strutturato come una delle mie solite recensioni, perché non lo è. Non avevo la minima intenzione di parlarne qui sul blog, ma la visione di questa serie mi ha colpita tantissimo. Avevo già parlato della prima stagione e del romanzo da cui è stata tratta un po' di tempo fa, ma la seconda parte mi è piaciuta di più in un certo senso. Oggi perciò vorrei parlarvi della seconda stagione di "Tredici" e del perché, a discapito di ciò che pensa la maggior parte delle persone, vale la pena guardarla.
Titolo originale: Thirteen Reasons Why
Anno: 2018
Ideatore: Brian Yorkey
Cast: Dylan Minette, Katherine Langford, Brandon Flynn, Alisha Boe, Miles Heizer
ATTENZIONE: potrebbero apparire spoiler sulla prima stagione


Per il trailer cliccate qui
Sono passati cinque mesi dalla morte di Hannah Baker e tutti quanti al liceo Liberty High cercano di fare i conti con ciò che è successo e tentano di andare avanti. 
Quando però inizia il processo intrapreso dai genitori di Hannah contro la scuola per non aver protetto la figlia, i ragazzi si preparano a rivelare tutta la verità, ovviamente ostacolati da chi ancora tenta di proteggersi.
Hannah Baker riuscirà ad ottenere giustizia? Oppure i terribili segreti dei suoi oppressori rimarranno per sempre nascosti?





Recensione
L'anno scorso Tredici ha riscosso un incredibile successo, ma nessuno avrebbe mai ipotizzato una seconda stagione. Con la prima, infatti, si concludeva tutta la faccenda delle cassette: i genitori di Hannah avevano scoperto tutto e si dava per scontato che Bryce sarebbe stato punito per le sue azioni.
Per questo motivo quando è stata annunciata l'uscita di una seconda parte nella mente degli spettatori è apparsa un'imponente domanda: perché?
Un sequel alla vicenda di Hannah Baker e di tutti i suoi compagni sarebbe risultato banale e forzato, perciò ammettiamolo pure, oramai pensavamo tutti che la stagione in uscita sarebbe stata un flop.
Dopo circa un anno, il 18 maggio è finalmente arrivata la tanto discussa seconda parte e io, che fondamentalmente sono un'incoerente, dopo aver criticato per mesi questa scelta dettata dal bisogno di mantenere l'audience, l'ho finita soltanto in qualche giorno. Ma quindi, alla fine, Tredici è stata di nuovo una rivelazione oppure un gigantesco buco nell'acqua?

La maggior parte dei recensori la pensano nella seconda maniera: non avevamo bisogno di una seconda stagione di Tredici

Io però ho un'opinione diversa: sarà che ho solo sedici anni e che vedo le cose con un occhio meno critico, ma invece a me è piaciuta tantissimo, persino di più della prima. Finalmente ho avuto tutte le risposte che aspettavo, mi sono appassionata e ho pianto tutto il tempo.

Ho apprezzato particolarmente la crescita personale dei protagonisti, seguita da quella degli attori che li interpretano. Infatti, gli attori di Tredici sono per la maggior parte ragazzini e ho notato che in un anno sono riusciti ad entrare meglio nei loro personaggi e a svilupparli.

Prendiamo per esempio Clay: ce lo ricordiamo come un ragazzino abbastanza indifeso, mentre in questa seconda stagione ha finalmente provato ad affrontare i suoi sentimenti e tutto il suo dolore. Lo stesso capita anche per personaggi che sembravano abbastanza negativi, come Courtney, Ryan e Porter: il processo ha tirato fuori tutto ciò che li tormentava.
I miei preferiti sono stati Jessica, Justin e Zach, perché ho notato in loro la maggiore maturazione. Jessica infatti cerca di fare i conti con la violenza che ha subito, Justin con il suo tormentato passato e Zach con i suoi sensi di colpa. Ma questo, comunque, lo affronteremo più tardi.

Oltre alla sceneggiatura, che nonostante a volte sia un po' ripetitiva è abbastanza buona, la serie vanta un'ottima colonna sonora. Per chi non lo sa, Selena Gomez è la produttrice, per questo motivo sicuramente la musica ha avuto una forte importanza. Alcune delle canzoni migliori a mio parere sono "Lovely", di Billie Heilish e Khalid, "Start Again" degli One Republic e Logic e "Back to you" della stessa Selena. 

Avviso: ad un certo punto risentirete "The night we met", ovvero la canzone su cui Clay e Hannah ballano durante la prima stagione, e niente, sarà traumatico.

Una delle critiche più frequenti che era stata fatta alla prima parte di Tredici è stata la superficialità con cui ha affrontato alcuni temi. In tanti non hanno apprezzato come è stato affrontato il suicidio di Hannah, deducendo che la serie lo offrisse come possibilità. Io non l'ho mai pensata così, credo che anche la stagione precedente abbia voluto comunicare che una scelta del genere non va intrapresa, ma ammetto che forse alcune cose sono state trascurate.

Resta il fatto che comunque i produttori hanno colto il messaggio e, oltre ai continui messaggi di sensibilizzazione posti all'inizio delle puntate, hanno deciso di soffermarsi sulle tematiche più importanti e trattarle con più cura. A mio avviso, in questo modo hanno rimediato al loro errore e hanno reso il prodotto qualcosa di più di una serie per adolescenti: sono riusciti a trasmettere qualcosa di ancora più importante. 
Ho avuto modo di riflettere tanto su varie tematiche, le più importanti analizzate nella serie. Affrontiamone una per una, per capire meglio come sono state sviluppate.

1-Il dolore

Il dolore è sicuramente uno dei temi principali: la stagione precedente era incentrata sulla sofferenza di Hannah, mentre adesso i suoi compagni devono fare i conti con ciò che è successo e andare avanti. I loro dolori comunque non verranno abbandonati, perché saranno costretti a parlare in tribunale e a raccontare la loro verità. Anche i personaggi che abbiamo considerato superficiali nella parte iniziale hanno avuto l'occasione di esprimere le loro sofferenze e di dimostrare chi sono veramente.
Prima ho detto che i miei personaggi preferiti di questa stagione sono stati Zach, Justin e Jessica proprio per questo motivo: sono riuscita a vedere la loro vera personalità e le loro sofferenze, quelle che non avevo visto all'inizio della serie. Le loro storie, come quelle di tutti gli altri d'altronde, nascondono tanti segreti e sorprese.
L'idea alla base di Tredici era quella di raccontare come gli adolescenti affrontano il dolore e in questa seconda stagione ci sono riusciti pienamente.  

2- Bullismo e Cyberbullismo


Il modo in cui è stato trattato il bullismo è un'altra caratteristica che non ha convinto proprio tutti nella prima stagione. Nella seconda risulta un tema ancora ricorrente, ma questa volta è visto in modo diverso, soffermandosi sui danni risentiti dai perseguiti e sulle personalità contorte dei persecutori.
Inizialmente Hannah era la vittima, mentre in seguito la situazione si fa più chiara e si capisce che non era la sola: adesso il gruppo dei carnefici della scuola ha trovato le fragilità dei ragazzi più deboli e di quelli che sanno troppo. 
Sono stata soddisfatta che anche questo punto sia stato sviluppato meglio, perché ormai questa è una storia comune nella realtà. Una serie del genere serve agli adulti per capire meglio i ragazzi, alle vittime per trovare la forza di denunciare e ai bulli stessi per comprendere l'entità delle loto azioni. 

3-Sessismo

Ecco uno dei principali motivi per cui ho preferito la seconda stagione di Tredici alla prima: il sessismo, così come la violenza sessuale, è stato affrontato con molta più precisione.
Jessica, anche a causa di ciò che le è capitato nella prima parte della serie, è la prima a denunciare la visione distorta che i ragazzi hanno del corpo femminile alla Liberty High. La terza puntata infatti è un vero e proprio grido contro ogni forma di sessismo e da lì la serie si concentra sulla considerazione delle donne nella società e di come sia importante insegnare agli adolescenti che le ragazze non possono essere trattate come oggetti. Questo argomento mi sta molto a cuore, perché credo che per arrivare ad una vera e propria eguaglianza in questo campo ci voglia ancora tanto, e sono stata più che felice di notare l'impegno della serie in questa causa.


4- La violenza sessuale


Finalmente parliamo della tematica che, a mio avviso, si è dimostrata la più importante. È fondamentale specificare che a causa di questa caratteristica probabilmente alcune persone non riusciranno a reggere la stagione, poiché è abbastanza forte. In realtà ciò non avviene particolarmente con le immagini, ma più che altro con alcuni concetti. Non voglio spaventare nessuno, ma so per certo che ci sarà gente ottusa che si lamenterà dicendo "Non bisognerebbe parlare di certe cose, ci sono dei ragazzini che stanno guardando!", perciò è meglio avvertire. Comunque, consiglio di lasciare perdere queste opinioni e di guardare comunque la serie, perché certi temi vanno affrontati.
Quando è stata annunciata la seconda stagione, a controbilanciare la delusione c'era la certezza che finalmente avremmo scoperto se Bryce Walker, il ragazzo che aveva violentato Hannah e Jessica, avrebbe ottenuto giustizia. Hannah non era riuscita a sopportare il peso, infatti sappiamo che questo è stato il principale motivo che l'ha spinta a togliersi la vita, mentre la nostra cara Jess è rimasta a lottare contro tutto il suo dolore e risentimento.
Non vi dirò cosa è successo a Bryce alla fine, perché so che nonostante lo stiate aspettando  da tempo volete scoprirlo da soli, ma soltanto che tutta questa storia ha ricevuto l'attenzione che meritava: non solo le ragazze della serie, ma anche i ragazzi ne parlano con forte urgenza, essendo anche questa una faccenda molto attuale.  Anche in questo caso la serie ha raccontato il tutto con una precisione e con un realismo incredibile, sembrava quasi che la storia di Jessica fosse vera: sarà per questo che non ho fatto altro che piangere.
Colgo l'occasione per specificare che Alisha Boe, l'attrice che interpreta Jessica, è stata senza ombra di dubbio la più brava. Come Katherine Langford (Hannah Baker) che l'anno scorso ha dovuto registrare delle scene molto dure ed è stata pazzesca, Alisha è stata il portento della seconda stagione, grazie alla sua forte presenza scenica e alla sua spaventosa potenza.  

5-Suicidio

Nonostante Hannah ormai sia morta, il suo suicidio rimane comunque il fulcro di Tredici. Come già dicevo prima, credo che i produttori siano riusciti a rimediare agli errori fatti nella prima stagione parlando di questo tema. L'hanno affrontato in modo più completo, analizzandone tutte le conseguenze. Ciò è stato possibile anche grazie a Katherine Langford, diventata un simbolo, che è apparsa nei flashback e accanto a Clay nella sua immaginazione.
Il modo in cui la serie ha deciso di parlare di suicidio l'ha resa più impegnata e complicata, nonostante allo stesso tempo riesca a trasmettere questi importanti messaggi in modo semplice e adatto agli adolescenti.

Cosa aspettarsi di positivo

  • Lacrime: in questo caso potete pensarla come me, che è bello piangere per un programma televisivo, oppure il contrario, sta a voi la scelta 
  • Risposte: tutto ciò che era rimasto in sospeso nella prima stagione verrà spiegato
  • Un forte impegno sociale, ma allo stesso tempo momenti di leggerezza 
  • Numerosi flashback: come dicevo prima, non abbiamo dovuto rinunciare a Katherine Langford
  • Nuovi bellissimi personaggi: degna di nota è Nina, la mia preferita tra i nuovi arrivati
  • Riscatto per i protagonisti della stagione precedente: chi non ha avuto modo di far capire chi fosse veramente, lo ha fatto
  • Alisha Boe: come ho già detto prima, bravissima
  • Brandon Flynn: l'attore che interpreta Justin, che oltre a essere molto talentuoso, è bellissimo

Cosa aspettarsi di negativo

  • Lacrime: dipende da come l'avete vista prima
  • Qualche buco narrativo: a volte la storia è un po' lenta
  • Dialoghi monotematici: come dicevo prima, la sceneggiatura non è molto precisa
  • Clay: in questa stagione è abbastanza odioso


Curiosità
Come specificavo in precedenza, a causa dei forti temi trattati c'è ancora tanta gente poco convinta su questa serie. Poiché sono presenti delle scene di violenza sessuale, il Parents Television Council, l'associazione statunitense che controlla i contenuti televisivi, ha chiesto la cancellazione della seconda stagione di Tredici da Netflix, poiché considerata dannosa e sconfortante. 
A mio avviso il fatto che qualcuno voglia parlare di temi così importanti ai ragazzi è bellissimo e dovrebbe essere considerato positivo, non denunciato. Quando una serie ha una così forte potenza mediatica però è ovvio che non tutti si trovino d'accordo.

Il tweet dell'associazione

Grazie per avermi seguita e alla prossima recensione!














Introduzione
Personaggi e attori (vedi recensione S1)
Colonna sonora, sceneggiatura
storia
Tematiche: dolore; bullismo e cyberbullismo;  sessismo; violenza sessuale;  suicidio
Cosa aspettarsi di positivo
Cosa aspettarsi di negativo

Commenti

Post popolari in questo blog

Le mie 5 serie tv preferite del 2019

Il libro dei Baltimore, Joël Dicker

Cari mostri, Stefano Benni