Cinema: Tonya (Craig Gillespie)

Ciao a tutti! Oggi vorrei tornare a parlarvi di un altro film che ultimamente ha avuto un grande successo, anche perché è riuscito a guadagnarsi un Oscar. Si tratta ancora della storia di una figura femminile molto forte e particolare, ma in questo caso la pellicola parla di una storia vera.
Si tratta del film "Tonya", biografia dell'ex pattinatrice Tonya Harding.
Titolo originale: I, Tonya
Anno: 2018
Regia: Craig Gillespie
Cast: Margot Robbie, Allison Janney, Sebastian Stan, Julianne Nicholson


Per il trailer cliccate qui
Tonya si basa sulla vita della pattinatrice Tonya Harding, protagonista di uno dei più grandi scandali sportivi nella storia degli Stati Uniti. Prima atleta americana a distinguersi durante i campionati nazionali statunitensi del 1991, per l'esecuzione perfetta di un triplo axel, la parabola discendente della sua carriera comincia appena un anno dopo, quando si piazza in quarta posizione ai Giochi olimpici di Albertville. Conosciuta per il temperamento focoso, che plasma anche lo stile energico e scattante, la Harding finisce sulle pagine dei quotidiani come responsabile dell'aggressione della rivale Nancy Kerrigan. Colpita alle gambe da uno sconosciuto dopo gli allenamenti, la Kerrigan è costretta a ritirarsi dai campionati nazionali. L'incidente pilotato dall'ex marito di Tonya, Jeff Gillooly , consacra la protagonista come una delle figure più controverse e competitive dello sport americano.

Recensione
Fin dall'inizio ero convinta che "Tonya" mi sarebbe piaciuto tantissimo. Chi mi conosce può dedurne perfettamente le ragioni, per chi invece non lo sa
  1. Amo i film biografici 
  2. Amo i film biografici che raccontano le storie di donne forti e indipendenti (per quanto possano essere positive o negative)
  3. Amo Margot Robbie
Ovviamente, uscita dal cinema, ero entusiasta. Avevo così tante considerazioni e opinioni sul film e credo di aver sfinito tutta la mia famiglia. Adesso, eccomi qua a sfinire voi.

Nel 1994 io non ero neanche nei pensieri dei miei genitori, perciò mi pare ovvio specificare che tutta la vicenda di Tonya Harding non la conoscevo. Prima di andare al cinema mi sono un po' documentata, ma a dire la verità non ho capito molto: come in tutte le storie così controverse, che si fatica a venirne a capo anche dopo anni, le informazioni sono sempre sconnesse. 
La faccenda si è fatta subito più chiara dopo la visione del film. Al regista va dato il merito di aver raccontato una storia del genere in maniera chiara e semplice, in modo che tutti quelli che non avevano capito nulla all'epoca e tutti i nati negli anni duemila abbiano finalmente potuto conoscere il caso della Harding nella sua totale completezza.

Chi conosce già la storia di Tonya Harding senza aver visto il film dovrebbe sapere perfettamente che è semplicemente incredibile. Per quanto la sua moralità possa essere discutibile, la Harding è pazzesca. Ha avuto una vita d'inferno, con una madre senza cuore e un marito violento, ma è sempre andata avanti. È sempre stata criticata per il suo modo di vestirsi, per la musica con cui sceglieva di esibirsi e per il suo comportamento non proprio femminile e aggraziato: lei però se ne è fregata e ha continuato a lavorare sodo, riuscendo persino a diventare la prima donna americana a eseguire un triplo axel. Se non fosse stato per l'incidente, su cui non mi dilungherò per evitare spoiler, probabilmente ora sarebbe ricordata come una delle più grandi pattinatrici al mondo.
Per questo motivo dico che persino un regista mediocre non sarebbe riuscito a rendere la vita di una donna del genere monotona: immaginate cos'è successo quando un buon direttore l'ha presa in mano era creato un ottima sceneggiatura. È semplicemente impossibile annoiarsi.




Il film è girato in una maniera molto particolare: i personaggi vengono intervistati come se fossero in un documentario. Inoltre gli attori spesso rompono la quarta parete, il che significa che si rivolgono alla telecamera quasi come se parlassero al pubblico. Una scelta molto coraggiosa, ma sicuramente ben riuscita: rende la pellicola più reale e accattivante. In "Tonya" questa tecnica viene utilizzata particolarmente durante le scene più strane, come quella di violenza domestica. È poco comune, ma dona al film un tocco di originalità.



Ciò che ha aiutato a rendere la pellicola così significativa è sicuramente l'incredibile cast: anche i personaggi più marginali ci hanno donato di bellissime interpretazioni.

Nella parte della protagonista troviamo Margot Robbie, che è anche produttrice del film. Come già dicevo prima mi piace veramente tanto e in questo ruolo è semplicemente STUPENDA. A mio parere, in "Tonya" ha fatto la sua miglior performance: ha incarnato perfettamente il personaggio, rappresentando tutto il suo dolore, ma anche la sua forza. Inoltre, la Robbie è una donna molto bella (è Harley Quinn di Suicide Squad) e per diventare Tonya hanno dovuto un po' imbruttirla: una trasformazione pazzesca. 


A sinistra Margot Robbie nei panni di Tonya, mentre a destra la vera Tonya Harding



Nel cast troviamo anche un'incredibile Allison Janney nel ruolo di LaVona Harding, la mamma di Tonya: è un personaggio di fortissimo spessore e questa interpretazione è valsa all'attrice un Oscar nel ruolo di miglior attrice non protagonista.
Altra incredibile performance è quella di Sebastian Stan nella parte del marito della protagonista, Jeff Gilloly. Può sembrare un ruolo poco importante, ma in realtà è molto complicato e Sebastian Stan è stato sicuramente molto bravo (ho cercato di non essere troppo di parte anche se l'ho visto in "Avengers: Infinity War" qualche giorno fa e mi sono innamorata).


Da sinistra a destra: Paul Hauser (Shawn Eckhardt), Craig Gillespie, Allison Janney (LaVona Harding), Sebastian Stan (Jeff Gilloy), McKenna Grace (Tonya da piccola), Margot Robbie (Tonya Harding), Julianne Nicholson (Diane Rawlinson)  e Caitlin Carver (Nancy Kerrigan)


Un altro punto a favore di "Tonya" è la bellissima colonna sonora. Come dicevo prima, all'inizio della sua carriera la Harding amava esibirsi con canzoni rock, abbastanza atipiche per il suo sport. Fra i le canzoni dei ZZ Top e  la bellissima cover di "The passenger" in chiusura del film (una delle migliori di tutta la pellicola), la colonna sonora rende il film ancora più originale, come la sua irriverente protagonista.



Vi ho elencato tutto ciò che credo renda "Tonya" così speciale, ma credo che la caratteristica fondamentale sia il fatto che può piacere veramente a tutti: chi ama il pattinaggio, chi ha seguito tutto lo scandalo, chi dopo anni non ha ancora capito nulla, chi adora seguire le vite di donne forti, chi ama il caos, chi vuole sentirsi un po' anarchico come Tonya per una volta, o semplicemente chi apprezza la buona musica. Questo film, come pochi altri, ha la capacità di riunire tutti dentro la sala di un cinema e di lasciarli a bocca aperta.


Citazione preferita:

Mi hanno amata per un minuto e poi sono diventata una barzelletta. È stato come subire l'ennesimo abuso.
Curiosità
Margot Robbie prima del film non aveva tantissima esperienza sui pattini. Ovviamente non ha veramente eseguito tutte le acrobazie fatte da Tonya, ma per le scene basiche è stata allenata dalla coreografa Sarah Kawahara. Kawahara ai tempi fu l'allenatrice di Nancy Kerrigan, la pattinatrice della quale Tonya e il marito furono accusati di aver organizzato l'aggressione.


Tonya Harding e Nancy Kerrigan 

Grazie per avermi seguito anche oggi e alla prossima recensione!



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