Il racconto dell'ancella, Margaret Atwood

Ciao a tutti! Oggi vorrei parlarvi di un libro uscito circa trent'anni fa, ma che ha riottenuto il successo grazie alla serie tratto da esso. Ormai è una storia abbastanza comune, essendo negli anni in cui le serie televisive sono più popolari che mai.
Il romanzo di oggi si chiama "Il racconto dell'ancella" di Margaret Atwood, conosciuto prettamente per il serial omonimo (The Handmaid's Tale)
Titolo originale: The Handmaid's Tale


In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Gilead: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.

Recensione
Come tantissime altre persone, ho deciso di leggere questo libro a causa della crescente fama della serie. Dopo averlo finito ho iniziato subito la prima stagione e sono rimasta positivamente colpita.
"Il racconto dell'ancella" è distopico e pauroso, ma allo stesso tempo speranzoso e fuori dagli schemi. Ma andiamo con ordine.

Il libro si svolge in un futuro lontano, ma neanche così tanto. In un mondo in balia dell'anarchia più totale, la nuova Repubblica di Gilead è basata sul controllo del corpo femminile. Le ancelle sono figure create per consentire la riproduzione: esse vanno in una famiglia per avere un figlio con l'uomo di casa, e una volta partorito, cambiano di nuovo abitazione. La protagonista è una di esse, Difred (ovvero "appartenente a Fred"), che racconta la faccenda dal suo punto di vista.
L'idea, a mio parere, è geniale: in un periodo come questo, in cui il ruolo nella società delle donne sta visibilmente cambiando, un romanzo di questo genere è una forte scossa.

Creare una storia così complicata non è semplice, ma l'autrice ha pensato a tutto: la dettagliata descrizione di una piramide sociale perfettamente stabilita è strabiliante. L'idea che si vuole dare è che la struttura di Gilead sia stata pensata nei minimi particolari. 
si tratta di una società patriarcale: al vertice ci sono i Comandanti, coloro che hanno il potere, accompagnati dalle loro mogli, che hanno solo un ruolo di convenienza, poiché non hanno alcun diritto particolare.
Subito sotto si trovano gli Occhi, gli Angeli e i Guardiani, che si occupano della sicurezza e dell'aspetto militare. 
I ruoli femminili, ovviamente più in basso, sono in ordine quelli delle Zie, le donne più potenti che istruiscono le ancelle, le Marte, ovvero le governanti, le Ancelle, di cui ho parlato prima, le Economogli, ovvero le mogli degli uomini di basso rango, e le Nondonne, donne che non hanno ricoperto il ruolo a loro assegnato e che quindi sono state spedite nelle Colonie, luoghi rovinati dall'inquinamento. Vi lascio qua sotto uno schema molto preciso che ho trovato su Internet. È in  inglese, ma spiega quello che ho detto io precedentemente.

La repubblica di Gilead è stata fondata perciò sulla base di un esasperato estremismo religioso: lo si può notare non solo dalla struttura della società, ma anche da particolari consuetudini e tradizioni, come per esempio l'atto della riproduzione.

Perfetta è anche la descrizione dei personaggi, anche se in questo caso l'ho preferita nella serie, poiché più precisa. La protagonista, Difred, è una narratrice molto potente e un personaggio che lascia il segno. Ho apprezzato tantissimo il fatto che la storia fosse raccontata da lei, è sicuramente uno dei maggiori punti di forza del libro.
Sono bellissimi anche tutti i coprotagonisti e i personaggi secondari sia del suo passato, come il marito Luke e la sua migliore amica Moira, sia quelli del suo presente, come Zia Lydia, la donna che educa le ancelle, Nick, l'autista del capofamiglia, Fred, il marito della casa dove vive Difred, e Serena, sua moglie. Quest'ultima non sembra avere grande rilevanza nel libro, ma preparatevi, perché nella serie è un'antagonista con i fiocchi.

La narrazione, composta da numerosi flashback, è bellissima e appassionante, nonostante a volte sia un po' lenta. Ma non lasciatevi scoraggiare, perché questo è uno di quei libri che non smette mai di sorprendere.
Citazione preferita: 
Se sei un uomo in un qualsiasi tempo futuro, e ce l'hai fatta sin qui, ti prego ricorda: non sarai mai soggetto alla tentazione del perdono, tu uomo, come lo sarà una donna. È difficile resistere, credimi. Ricorda, però, che anche il perdono è un potere. Chiederlo è un potere, e negarlo o concederlo è un potere, forse il più grande.

La serie
"The Handmaid's Tale" è una serie uscita nel 2017 ideata da Bruce Miller. È distribuita da Hulu (in Italia da TimVision) e vanta 8 Emmy e 2 Golden Globes.


La seconda stagione è ancora in corso, perciò io vi parlerò soltanto della prima, che segue principalmente le vicende del libro.

Come dicevo prima, mi è piaciuto molto il romanzo, ma la sua trasposizione televisiva ha il merito di entrare più nel dettaglio e di sviluppare meglio alcuni personaggi e vicende. La sceneggiatura è fatta benissimo: non ci sono praticamente buchi narrativi, tutte le storylines seguono un preciso filo logico intrecciandosi perfettamente con i flashback e gli attori hanno fatto veramente un ottimo lavoro.

Difred viene interpretata da una bravissima Elisabeth Moss, vincitrice di un Emmy e un Golden Globe nella categoria di miglior attrice protagonista in una serie drammatica. 
L'idea che mi sono fatta del personaggio leggendo il libro era un po' diversa, ma comunque la Difred della serie non mi ha delusa, perché l'attrice ha fatto un ottimo lavoro, incarnando a modo suo la tormentata donna.


Altri attori degni di nota sono Joseph Fiennes nel ruolo di Fred, Max Minghella nel ruolo di Nick, Ann Dowd nel ruolo di Zia Lydia e Samira Wiley nel ruolo di Moira (la migliore amica di Difred). A mio parere però, nonostante Ann Dowd abbia vinto un Emmy, le più brave sono state Alexis Bledel, che interpreta Emily/Diglen (ve la ricordate in Una mamma per amica?), e Yvonne Strahovski che fa Serena, la moglie di Fred.





La trama della prima stagione segue abbastanza fedelmente il romanzo, mentre la seconda stagione non c'entra nulla. Per ora sono usciti solo cinque puntate, perciò è presto per fare commenti. Sembra comunque che sia un'ottima continuazione per la storia di Difred e delle altre Ancelle.
La serie è valida sicuramente come il libro, perciò ne consiglio la visione dopo la lettura anche per cogliere tutte le sfumature e le differenze.

Curiosità
Nonostante la seconda stagione non sia ancora finita, è già stato annunciato l'arrivo di una terza. Non si sa ancora quando e di cosa parlerà, ma l'ha affermato Elisabeth Moss in un post su Instagram.


Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!









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