Andrà tutto bene (pt.2)
È passato circa un mese da quando ci siamo dovuti chiudere in casa. In questo periodo ho notato un gigantesco cambio di atteggiamento. Le prime settimane cantavamo sui balconi, c'erano bigliettini per strada che ci dicevano che sarebbe andato tutto bene e ci rassicuravamo pensando che sarebbe stata una questione di poco, solo qualche settimana, poi saremmo tornati alla nostra vita di prima.
Ora nessuno canta più dalle finestre. I bigliettini con "andrà tutto bene" e gli arcobaleni sono spariti, l'ottimismo pure. Si parla di maggio per tornare ad uscire e nemmeno potremmo tornare alla nostra quotidianità. Quello è ancora un chissà.
Ci sono giorni in cui al primo che mi dice "pensa positivo" vorrei tirare una testata. Come si fa, se la sera al telegiornale non senti altro che morti e contagi? Se sui giornali non riesci a trovare una notizia positiva? Se sei chiuso a casa da settimane e non vedi via d'uscita?
Ci sono però anche gli altri giorni. Quelli in cui mi sveglio e penso che io sto bene: questo non vuol dire che le mie ansie siano ingiustificate, semplicemente mi aiuta a ridimensionarle. In quei giorni ritorno ad essere la Camilla fiduciosa nel futuro che sono sempre stata, la versione di me che preferisco.
Ciò che mi aiuta a star meglio è dedicarmi a ciò che mi piace e rifugiarmi nei miei pensieri. Immagino quando potrò riabbracciare i miei nonni, i miei familiari e i miei amici; quando potrò rivedere Milano e tornare nei miei posti preferiti; quando rientrerò a scuola e saluterò i professori uno a uno, perché mi mancano da impazzire persino loro; quando organizzerò una festa gigantesca con tutte le persone che conosco per festeggiare la fine di questo orribile periodo.
Sono convinta che per sentirsi bene bisogni trovare ogni giorno qualcosa che ci trasmetta positività, anche solo per qualche minuto. Per esempio, ho messo un immagine di Baby Yoda all'inizio di questo post perché oggi è lui che mi infonde un po' di serenità.
Insieme a lui, qui sotto ho aggiornato la mia lista di letture, pellicole e serie televisive che in questo momento così emotivamente impegnativo mi trasportano fuori dalla mia realtà e che mi fanno pensare che forse davvero andrà tutto bene.
LIBRI, FILM E SERIE TV CHE STO APPREZZANDO IN QUESTO PERIODO
Libri: "L'amore ai tempi del colera", Gabriel Garcia Marquez
Partiamo con il botto. Gabriel Garcia Marquez ha un ruolo fondamentale nella mia famiglia: narra la leggenda che mi sarei dovuta chiamare Remedios in onore di una delle protagoniste del suo romanzo più famoso, "Cent'anni di solitudine", il preferito dei miei genitori. L'ho letto circa sei mesi fa e me ne sono innamorata.
Due settimane fa ho deciso di provare a leggere anche "L'amore ai tempi del colera", un altro dei suoi libri più celebri. Racconta dell'amore non corrisposto di Florentino Ariza per la bella Fermina Daza, un sentimento che durerà mezzo secolo. Non è stata sicuramente una lettura semplice, ma ne è valsa la pena. In poco tempo è diventato uno dei miei romanzi preferiti.
Ad ogni modo, consiglio a chi non ha mai letto nulla di Marquez di iniziare da "Cent'anni di solitudine", che è imbattibile.
"Confidenza", Domenico Starnone
Dopo una lettura come "L'amore ai tempi del colera" mi sono cimentata in un libro più semplice, ma scritto comunque davvero bene. L'ultimo romanzo di Domenico Starnone è affascinante dalla prima all'ultima pagina: è la storia di Pietro e Teresa, coppia in crisi, che decidono di confidarsi il loro più grande e oscuro segreto. Poco dopo i due si lasciano e Pietro si costruisce una famiglia con un'altra donna, Nadia. La sua vita però sarà sempre segnata dall'ansia di ciò che Teresa potrebbe rivelare.
Non svelerò nient'altro perché ho intenzione di scriverne una recensione.
Film: "Southpaw", Antoine Fuqua
È passato un mese, ma il mio proposito di guardarmi tutti i film in cui Jake Gyllenhaal ha una parte non è ancora sparito. Questa pellicola racconta la storia di un pugile, Billy Hope, e della sua rovinosa caduta dopo un terribile incidente. Hope dovrà fare di tutto per ritornare alla sua normalità e costruire un futuro per sua figlia.
Il film è fatto davvero bene. La storia è molto dura, ma non risulta mai troppo pesante: è affascinante, lo spettatore non stacca per un secondo gli occhi dallo schermo.
Oltre a Gyllenhaal, troviamo nel cast Rachel McAdams, Forest Whitaker e 50cent.
"Oceania", Ron Clements e John Musker
Vaiana è la principessa di una piccola isola e quando la natura si rivolta contro la popolazione, la ragazza decide di andare a cercare il semidio Maui in modo che la aiuti a riportare a Te Fiti, l'isola madre, il suo cuore, in modo da poter continuare a generare vita.
Non mi sarei mai aspettata un cartone così meraviglioso: la storia, i personaggi e le musiche sono incredibili. Uno dei più belli degli ultimi anni.
Serie tv: "Hunters", David Weil
Chi ha già visto questa serie concorderà con me nel dire che, nel bene o nel male, non esiste prodotto uguale a "Hunters". Questa serie originale Amazon si svolge negli anni 70 e racconta la storia di Jonah, un giovane ragazzo ebreo che decide di unirsi ad un gruppo di violenti cacciatori di nazisti guidati dal ricco Meyer Offerman.
Ci sarebbe così tanto da dire su questa serie. È totalmente fuori dalle righe, piena di personaggi assurdi e colpi di scena inimmaginabili. C'è chi la ama alla follia e chi la odia, ma tutti possono confermare che dal punto di vista tecnico è geniale: ogni singola inquadratura, colore o primo piano è studiato alla perfezione. Personalmente in questa eccentricità ci vedo lo zampino di Jordan Peele, produttore della serie, uno dei registi più talentuosi degli ultimi anni ("Get Out", "Noi").
Il giovane Jonah è interpretato da Logan Lerman, mentre Offerman è un immenso Al Pacino. Tra i personaggi principali troviamo Lonny Flesh (Ted Mosby Josh Radnor), Murray (Saul Rubinek), Mindy (Carol Kane), la detective Millie Morris (Jerika Johnson) e il pazzo nazista Travis Leich (Greg Austin).
"La casa di carta" (Parte 4), Alex Pina
"La casa di carta" è una di quelle serie davvero trash, ma che non riuscirò mai a smettere di guardare. L'ho vista in due giorni per evitarmi spoiler (che sono riuscita a farmi lo stesso) perché per quanto possa essere assurda dai, è sempre "La casa di carta".
Breve riassunto per chi fino ad adesso ha vissuto in una caverna e non ha mai sentito parlare di questo fenomeno mondiale: un uomo misterioso che si fa chiamare "Professore" recluta una banda di criminali per un ambizioso progetto, ovvero rapinare la Zecca di Stato. I banditi si soprannominano con nomi di città per evitare di rivelare la loro vera identità. Così veniamo a conoscenza di Tokyo, la bella protagonista, Berlino, il personaggio più carismatico (e anche più discutibile), Rio, un giovane hacker, Denver, rapinatore provetto, Nairobi, una donna tostissima (nonché la mia preferita) e tutti gli altri membri del gruppo di criminali più famoso della tv.
Siamo alla stagione 4 e di cose ne sono successe. Non posso assicurarvi che questa serie vi piacerà, ma vi garantisco che pochi prodotti di Netflix intrattengono come questo.
"The Mandalorian", Jon Favreau
Tornaimo su Disney+. "The Mandalorian" è un must per tutti i fan di Star Wars (e non). Infatti, situiamo i fatti cinque anni dopo "Il ritorno dello jedi" e venticinque anni prima "Il risveglio della forza". Il protagonista è un cacciatore di taglie Mandaloriano che in una delle sue missioni si imbatte in un bambino che per qualche ragione misteriosa tutti stanno cercando. L'uomo decide di appellarsi al suo buon senso, salva il bambino e lo nasconde dai suoi aguzzini.
Per il momento l'unico difetto che ho trovato a questa serie è che esce una puntata a settimana. Oltre a essere fatto benissimo, "The Mandalorian" ha una trama spettacolare, di quelle che quando finisce una puntata resti tre ore a chiederti come possa andare avanti.
Inoltre (ed è un grande inoltre), c'è Baby Yoda. Prima di iniziare la serie mi ero detta che non mi sarei innamorata follemente di questo adorabile personaggio perché dai, ho diciotto anni, non dieci. Come avrete capito aprendo questo post, non è andata così.
La lezione che ne traiamo è che al mondo c'è chi vorrebbe adottare Baby Yoda e chi mente.
Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!
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