Figlie ferite dell'Africa, Denis Mukwege

Ciao a tutti! Oggi vorrei parlarvi della biografia di una delle figure più importanti e influenti dell'ultimo anno. Quest'anno il suo lavoro è finalmente stato riconosciuto a tutto il mondo e insieme a Nadia Murad (la cui biografia ho già recensito) ha vinto il premio Nobel per la Pace. Sto parlando di Denis Mukwege e il suo libro si chiama "Figlie ferite dell'Africa".
Titolo originale: Plaidoyer pour la vie



Da giovane medico congolese, Denis Mukwege è testimone delle difficoltà che hanno le donne incinte del suo paese ad accedere a cure adeguate. Le loro gravidanze terminano spesso in tragedie. Nasce così la sua vocazione: si trasferisce in Francia per specializzarsi in ginecologia e ostetricia e sceglie poi di far ritorno a Lemera, tra le montagne del Congo orientale. Dieci anni dopo, in piena guerra, fonda l'ospedale Panzi per offrire cure alle donne vittime di violenze sessuali. In quella regione, infatti, stupri e mutilazioni sono armi strategiche delle milizie armate: colpiscono le donne per distruggere le famiglie e di conseguenza le strutture sociali ed economiche della regione. Sfidando le minacce di morte, Denis Mukwege decide di portare il fenomeno all'attenzione prima del suo governo - che a lungo si ostina a negare - e poi della comunità internazionale, e nel 2018 per il suo straordinario impegno a difesa dei più deboli e dei diritti delle donne riceve il premio Nobel per la pace.

Recensione
Chi mi conosce bene sa che adoro le biografie. Nell'ultimo anno soprattutto ho avuto l'occasione di leggerne molte, tutte molto interessanti. Questa è l'ultima che ho trovato e la ritengo molto affascinanti: Denis Mukwege è diventato un personaggio di grande importanza per la sua campagna di sensibilizzazione sulla violenza sessuale in Congo e per tutte le vite che ha salvato. Sin da quando ho letto quelle poche notizie che i giornali hanno diffuso ero curiosissima di conoscere meglio la sua storia: è sorprendente e meravigliosa, anche se il libro poteva essere strutturato meglio. 

Denis Mukwege nasce nella zona est del Congo, un luogo segnato da anni di violenze e soprusi. In questo ambiente così difficile decide di diventare medico, uno dei pochi nella provincia. Gli orrori di cui è testimone per i primi vent'anni della sia vita lo portano a intraprendere un cammino ancora più complesso: si specializza in ginecologia per aiutare il numero crescente di vittime di abusi sessuali. Come Denis sottolinea varie volte, in guerra lo stupro viene utilizzato come arma. Nella società congolese una donna violentata spesso è considerata impura e viene emarginata dal nucleo familiare. Inoltre, questo tipo di violenze comporta serissimi problemi di salute. Durante la sua lunga carriera di medico, Mukwege ha tentato di denunciare pubblicamente la tragica situazione del suo Paese e il silenzio delle autorità congolesi, ricevendo numerose minacce. Il libro narra le difficoltà che l'uomo ha dovuto affrontare, concentrandosi molto sulla travagliata storia del Congo

Mukwege è una di quelle persone fondamentali al mondo. In queste realtà così complesse il coraggio di persone del genere non è comune: questo medico è l'esempio di come una sola persona possa fare la differenza

Il coraggio di Denis non sta solo nel suo lavoro. Ostacolato dal governo del suo Paese, ha pubblicamente rivelato la grave crescita delle violenze sessuali in Congo, rischiando la vita. 
Leggere il suo libro è una presa di coscienza da parte dell'Occidente: conoscere è ò'unico modo di fermare. 
L'unica pecco di questa biografia è che a volte è un po' confusionaria: Denis racconta la sua vita non seguendo l'ordine cronologico, causando un po' di confusione. 

Come "L'ultima ragazza", anche "Figlie ferite dell'Africa" è arrivato come un pugno in pancia. Possibile che siamo così distanti da queste realtà? In Europa spesso si ha solo una vaga idea di ciò che succede nei Paesi in guerra, dove la violenza è all'ordine del giorno. Leggere questo tipo di libri può essere pesante, ma è necessario per fare in modo che queste donne non subiscano più in silenzio. Ognuno deve far sentire la propria voce e Denis, dotato di un grande coraggio e di una commovente gentilezza, fa le veci dei più deboli, in modo che anche loro possano avere giustizia.


Citazione preferita: 

Verrà il giorno in cui una sola voce, quella di tutto il popolo e di tutte le chiese, si leverà così forte da spazzare via le forze del male. Solo allora potremmo finalmente voltare pagina. 


Denis Mukwege insieme a Nadia Murad con il Nobel per la Pace

Curiosità 
Denis Mukwege era già stato citato nel 2013 per il Nobel, ma non lo vinse: venne dato all'OPCW, ovvero l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. 


Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!

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