L'ultima ragazza, Nadia Murad
Ciao a tutti! Finalmente, dopo un mese di sole recensioni di film candidati agli Oscar, (a proposito, per la prima volta ho beccato la maggior parte dei vincitori!), oggi torno a scrivere di libro. Ultimamente ho letto tantissime biografie e questa è una delle mie preferite. La definirei "fondamentale" per tante ragioni: perché la protagonista è diventata una delle attiviste più famose al mondo, perché tutti dovrebbero conoscere la sua storia e perché c'è ancora troppa ignoranza a riguardo.
Si tratta de "L'ultima ragazza", biografia di Nadia Murad.
Titolo originale: The last girl
Si tratta de "L'ultima ragazza", biografia di Nadia Murad.
Titolo originale: The last girl
Nadia Murad è una giovane donna che appartiene alla minoranza yazida, stanziata nel Nord dell’Iraq. Una minoranza da sempre oppressa. Con l’arrivo dell’ISIS nel villaggio della ragazza la sua vita diventa pero un vero e proprio inferno. Rapita, diviene schiava dei miliziani; la vita di una infedele non conta nulla per loro. In questo suo racconto autobiografico ripercorre la tragedia e la rinascita. La liberazione dalla schiavitù e l’impegno contro l’oppressione delle donne. Vincitrice del Nobel per la Pace 2018, Nadia Murad e stata ospite dell’ONU, del Parlamento europeo e di quello di molti Stati membri.
Recensione
Leggere libri del genere non è mai semplice, me sono perfettamente conscia. Io ho avuto la tentazione di smettere semplicemente leggendo la prefazione di Amal Clooney. La vicenda di Nadia è terrificante, da far venire i brividi, ma sentivo di dover andare avanti: la storia dello sterminio del suo popolo è stata ignorata per troppo tempo. Perciò, chiedo a tutti coloro che sono interessati a questa biografia di non smettere di leggere, nemmeno quando la vicenda si farà dura e spaventosa.
Negli ultimi mesi si è parlato tantissimo di Nadia Murad, poiché ha vinto il premio Nobel per la pace (insieme a Denis Mukwege). Nonostante ciò, mi sono resa conto che in pochissimi conoscono veramente la sua storia. È nata a Kocho, un piccolo villaggio in Iraq abitato dagli yazidi, una minoranza religiosa da sempre perseguitata. Nel 2014, quando lei aveva 21 anni, l'Isis ha circondato il suo villaggio, ucciso tutti gli uomini e rapito le donne, per renderle schiave: in totale sono state 6.700 donne yazide. Lei fu portata a Mosul, venduta, picchiata e violentata, fino a quando a novembre riuscì a scappare poiché il suo aguzzino aveva dimenticato di chiudere la porta dell'abitazione in cui era tenuta prigioniera.
Commentare una vicenda del genere porta solo a dire una sequela di banalità. La vita di Nadia ci sembra così lontana dal nostro universo, ma quando lei la racconta colpisce tutti nel profondo, come un pugno nello stomaco. Proprio perché è così distante da ciò che conosciamo credo che sia fondamentale leggerla: è un modo per dare voce a tutti gli yazidi che stanno combattendo per i loro diritti
Nessun dettaglio viene risparmiato: la vicenda viene raccontata in ogni singolo particolare, anche quando si tratta di avvenimenti che fanno rivoltare lo stomaco. Si può vederla da due punti di vista differenti: alcuni possono pensare che sia troppo, che non vogliono leggere cose troppo cruenti, perché li turberebbero. Altri, invece, trovano che anche le cose più scomode debbano essere dette, in modo che si possa fare qualcosa per cambiarle. Il libro è proprio dedicato a questi ultimi, coloro che sentono di voler dare una possibilità a questo popolo di farsi sentire.
"L'ultima ragazza" mi ha stupito in tutti i sensi, ma di sicuro la cosa che mi ha lasciata senza parole è stata il fatto che attorno a questa vicenda c'è un'ignoranza incredibile. Prima di scoprire la storia di Nadia non sapevo nemmeno chi fossero gli yazidi: questo popolo sta vivendo l'inferno e gran parte dell'occidente non sa cosa sta accadendo.
Fino ad ora: Nadia Murad ha svegliato le coscienze e animato il mondo intero. La potenza sociale della sua narrazione è stata immensa e quindi ci si può finalmente augurare che le cose cambino.
Nel corso della recensione ho ripetuto spesso lo stesso concetto, ovvero il romanzo è un'occasione per il popolo yazida di far conoscere sto che stanno vivendo. In realtà, ci insegna tante altre cose: la storia secolare di una delle religioni più antiche del mondo, le sue tradizioni e credenze. Si è catapultati in un mondo totalmente diverso, un mondo che è rimasto nascosto per troppo tempo.
Citazione preferita:
“Sono molti i musulmani che vogliono il bene per l’umanità intera, e che per questo diventano i primi bersagli delterrorismo. Confondere i concetti è un delitto, non minore di quelli degli estremisti.”
Nadia Murad accetta il Nobel |
Curiosità
La storia di Nadia ha provocato un forte interesse mediatico, probabilmente anche perché il suo avvocato, Amal Clooney, tiene molto a pubblicizzare la causa. Oltre al libro, è uscito anche un documentario: uscito a dicembre 2018, si chiama "Sulle sue spalle", diretto da Alexandria Bombach.
Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!
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