Chiamami col tuo nome, André Aciman

Ciao a tutti! Oggi vorrei parlarvi di un libro che ultimamente sta avendo tantissimo successo, anche grazie al film omonimo. Ovviamente, io non potevo perdermelo.
Si tratta di "Chiamami col tuo nome" di André Aciman.
Titolo originale: Call me by your name



Anni '80, un'estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno "l'ospite dell'estate, l'ennesima scocciatura": uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all'estasi. 


Recensione
Sapevo di questa storia poiché il film, di cui vi parlerò in seguito, ha ricevuto parecchie candidature agli Oscar. Ero estremamente curiosa, perciò ho deciso di comprare il libro senza neanche conoscerne molto bene la trama. Ho scoperto una delle più belle storie d'amore che io abbia mai conosciuto.
Piccola parentesi: questo è uno dei pochi casi in cui ho preferito il film al libro. Il romanzo non va sottovalutato per questo motivo, ma andiamo con ordine.

Innanzitutto, per capire bene la storia bisogna cercare di immaginarsi l'atmosfera: "Chiamami col tuo nome" si svolge in una bellissima villa in Liguria (nel film è Crema, ma non cambia un granché) durante l'estate. Insomma, il paradiso.
La trama può sembrare molto semplice: un ragazzo ne conosce un altro e, dopo una lunga amicizia, si innamorano. In realtà, Aciman è stato bravissimo a rendere tutta la vicenda molto più interessante grazie ad un'attenta analisi dei sentimenti e delle emozioni dei protagonisti.

I personaggi di questo libro sono fantastici, è impossibile non amarli. Sicuramente sono ciò che invoglia di più a leggere il romanzo.
Partiamo da Elio, l'indiscusso protagonista e narratore di questa storia: è un ragazzo italoamericano di 17 anni, amante della letteratura e della musica classica. È particolarmente solitario e quando tocca il pianoforte sembra di essere in paradiso.
Lo sentite? È il mio cuore che si scioglie.
La vita di Elio cambia completamente quando, durante un'estate come tutte le altre, la sua famiglia ospita un giovane studente americano che lavora sulla sua tesi, Oliver.
Oliver sembra tutto l'opposto del nostro protagonista: all'inizio appare come un personaggio irriverente, estroverso e a volte con un fare un po' altezzoso. In realtà si rivelerà molto più simile ad Elio di quanto non sembri e diventerà più semplice amare pure lui.
I due, da semplici amici, si innamoreranno e diventeranno amanti. Non dico di più, non voglio fare spoiler, soltanto che la loro storia, col passare del tempo, diventa sempre più dolce e romantica, così tanto da far innamorare ogni lettore, etero o omosessuale che sia.

Come dicevo prima, il rapporto fra Elio e Oliver viene descritto in maniera incredibilmente dettagliata. Ogni momento ed emozione che ne sussegue è narrato con molta precisione e passione, come se quei momenti lo scrittore li avesse vissuti veramente . La sua scrittura riesce a trasmettere tantissimo, io mi sono emozionata come non mai. 




Va messa una cosa in chiaro: questo romanzo non è per tutti quanti. Ci sono scene molto spinte fra uomini, donne e pesche (leggete per capire, non posso fare spoiler), perciò per tutti quelli che si scandalizzano anche per un bacino sulla guancia, cercate di tenere duro, ma non lasciate stare: non sapete cosa vi perdereste. "Chiamami col tuo nome" analizza ogni sfumatura dell'amore, dagli sguardi nascosti alla passione più sfrenata, dalle parole non dette alle più romantiche dichiarazioni d'amore. Una storia del genere, al di fuori da ogni schema, merita di essere letta.

Frase preferita: 

"Al posto tuo, se il dolore c'è, lo farei sfogare, e se la fiamma è accesa, non la spegnerei. Chiudersi in se stessi può essere una cosa terribile quando ci tiene svegli di notte, e vedere che gli altri ci dimenticano prima di quanto vorremmo non è tanto meglio. Rinunciamo a tanto di noi per guarire più in fretta del dovuto, che finiamo in bancarotta a trent'anni, e ogni volta che ricominciamo con una persona nuova abbiamo meno da offrire. Ma non provare niente per non rischiare di provare qualcosa... che spreco!"


Il film 
Eccolo qua, il punto su cui c'è di più da discutere e parlare: il film. Diretto dall'italiano Luca Guadagnino, è uscito quest'anno ed è stato candidato a quattro premi Oscar, ovvero miglior film, miglior attore protagonista (Timothée Chalamet), miglior canzone e miglior sceneggiatura non originale (James Ivory). Quest'ultimo è stato l'unico Oscar vinto.

Per il trailer cliccate qui

Ci sono un milione di buone ragioni per vedere questo film: eccone qua alcune.
  • Timothée Chalamet
  • L'ottima sceneggiatura
  • Timothée Chalamet
  • Timothée Chalamet che parla italiano
  • Timothée Chamalet insieme ad Armie Hammer, il suo coprotagonista
  • L'ambientazione 
  • Timothée Chalamet che suona il piano 
  • Le musiche 
  • Timothée Chalamet
Potrei andare all'infinto, ma proviamo ad analizzare uno per uno questi punti partendo dal più importante: Timothée Chalamet.
Timothée è un giovane attore americano di 22 anni di cui vi ho già parlato nella recensione di "Lady Bird". Quest'anno è stato candidato come miglior attore protagonista agli Oscar, diventando il più giovane in questa categoria dagli anni '30. Ovviamente, non c'è bisogno di dirlo, oltre ad essere bellissimo è pure incredibilmente bravo. Nel ruolo di Elio è stato pazzesco, affrontando scene molto complicate e interpretandole con estrema maestria. Inoltre, per il film ha dovuto imparare un po' di italiano e a suonare il piano. 


Non dirò altro su di lui perché non voglio perdere la mia dignità anche su questo blog. Vorrei lasciarvi il link di un video, ma ero indecisa se mettere quello in cui parla della notte dei Golden Globes o quando ripete trecento volte "I'm kidding". Alla fine ho optato per una compilation di 13 minuti in cui parla francese, non potete perdervela (per il video qui).

Due parole anche sull'altro personaggio principale, ovvero Oliver, interpretato da Armie Hammer. 
A mio parere non è stato brillante come il suo collega, ma comunque la sua performance è sicuramente degna di nota.


Un punto che va a favore del film è sicuramente l'incredibile sceneggiatura a cura di James Ivory. È molto curata, i dialoghi sono stupendi e le ambientazioni pazzesche (io ho deciso che mi trasferirò nella villa a Crema).


Ho appena scoperto che è in vendita, qualcuno mi dà 1,7 milioni di euro?
Altro punto forte del film: le musiche. La colonna sonora è formidabile, dalla prima all'ultima canzone. La canzone più famosa, "Mistery of Love", è veramente straordinaria. Per una qualche ragione non ha vinto l'Oscar nonostante la candidatura, io ancora non ci arrivo.



La storia d'amore fra Elio e Oliver è descritta benissimo, proprio come nel libro. L'unica cosa che il film ha in più del romanzo è il finale: l'ho adorato. Opinione impopolare, anche perché è molto triste, più di quello del libro. Non importa, a me è sembrata una conclusione degna di un film così commovente. Inoltre, mi piace piangere alla fine di un film



Che belli, io non ce la faccio

Credo che non ci sia più tanto da dire sulla pellicola, credo che si sia capito che mi è piaciuta tantissimo e che ve la consiglio pienamente. 
Non vi ho ancora convinto? Non c'è bisogno di altre parole, ma di un video di Timothée Chalamet che balla hip hop. 
Scusatemi, è una perla che non ci si può perdere.

Curiosità
Luca Guadagnino, il regista di questa pellicola, ha annunciato di volerne fare un sequel. Timothée e Armie si sono subito interessati all'idea e Guadagnino è già al lavoro.
Ovviamente non posso dirvi di cosa parlerà, rovinerei tutto il primo film. A mio modesto parere, mi sembra un po' una stupidaggine, perché come dicevo prima, il finale era perfetto così. C'è da dire però che il libro va un po' più in là, perciò magari si riuscirà a strutturare bene un secondo film.
Detto ciò lo guarderò lo stesso, Elio e Oliver non mi basteranno mai.


Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!

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