Eleanor Oliphant sta benissimo, Gail Honeyman
Ciao a tutti! Oggi vorrei parlarvi del caso editoriale del momento. Negli Stati Uniti ha avuto tantissimo successo e finalmente anche in Italia possiamo leggerlo. Io l'ho finito ieri e sono rimasta molto colpita: si tratta di "Eleanor Oliphant sta benissimo" di Gail Honeyman.
Titolo originale: Eleanor Oliphant is completely fine
Titolo originale: Eleanor Oliphant is completely fine
Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo.
Recensione
Non ero molto entusiasta di leggere questo romanzo perché dalla trama non mi ispirava molto. Avevo letto tantissime recensioni positive, perciò ho deciso di provare lo stesso.
Le prime pagine mi hanno lasciata un po' perplessa: mi sembrava che la storia fosse molto complicata, forse un po' troppo. Solo andando avanti con la lettura finalmente ho iniziato ad appassionarmi. Per questo motivo invito tutti coloro che hanno già iniziato il libro e che la pensano come me a non mollare: la storia di Eleanor è misteriosa ed intrigante, ma allo stesso tempo dolce e commovente.
Ciò che rende questo romanzo così particolare è sicuramente
la sua dolcissima e irriverente protagonista: Eleanor Oliphant. È come una bambina intrappolata nel corpo di
un’adulta: dice tutto ciò che le passa per la testa, senza peli sulla lingua. È
il tipo di amica che tutti abbiamo, un po’ irritante, ma assolutamente
adorabile.
La protagonista ha comunque avuto un’infanzia molto dura,
perciò la sua storia non è tutta rose e fiori. La drammaticità del romanzo è
però controbilanciata dalla dolcezza e la simpatia della voce narrante di
Eleanor.
In genere quando c’è un protagonista così forte i personaggi
secondari non hanno tanto spazio: in questo caso anche loro sono descritti in
maniera impeccabile e ognuno di loro completa la storia a modo suo. Il più
importante di tutti è sicuramente Raymond, colui che si rivela il primo vero
amico di Eleanor: un personaggio amabile, sarà impossibile non innamorarsene.
Nel suo romanzo di debutto Gail Honeyman ha voluto parlare
di una tematica che viene approfondita molto poco: la solitudine. Per quanto la storia di Eleanor possa essere
raccontata con semplicità, è comunque segnata da un forte velo di tristezza.
Infatti la protagonista è profondamente sola, senza un amico o qualcuno con cui
parlare oltre alla complicata madre, con cui ha un rapporto tutt’altro che
facile. Ciò che è più triste è che si trova da talmente tanto in questa
situazione che nemmeno se ne rende più conto.
Nonostante la sua drammaticità, “Eleanor Oliphant sta benissimo” vuole comunque comunicare che da
ogni situazione, anche dalla più triste, si può uscire: un dolcissimo messaggio
di speranza e redenzione.
Ciò che risulta chiaro dalla lettura del romanzo è che si
tratta di un grande caso editoriale, che avrà sicuramente successo anche in futuro. Può essere considerato un libro
drammatico, romantico o comico; ci si può leggere tristezza, gioia o speranza;
di certo si può concludere che le vicende della dolce Eleanor Oliphant
appassioneranno un vastissimo pubblico.
Frase preferita:
Suppongo che una delle ragioni per cui siamo in grado di
continuare a esistere nell’arco di tempo assegnatoci in questa valle verde e
azzurra di lacrime è che, per quanto remota possa sembrare, c’è sempre la
possibilità di un cambiamento.
Curiosità
Poco dopo l’uscita del romanzo, è stato annunciato che ne
erano già stati acquistati i diritti cinematografici.
Si sa ancora pochissimo del futuro film, probabilmente verrà
prodotto dall’attrice Reese Witherspoon.
Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!
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