We should all be feminists, Chimamanda Ngozi Adichie

Ciao a tutti! Oggi ho deciso di parlarvi di un breve saggio che riguarda un argomento che mi sta molto a cuore. Ho trovato la sua lettura particolarmente illuminante: si tratta di "Dovremmo essere tutti femministi" di Chimamanda Ngozi Adichie.
Titolo originale: We should all be feminists



In questo saggio molto personale, scritto con grande eloquenza - frutto dell'adattamento di una conferenza TEDx dal medesimo titolo di straordinario successo - Chimamanda Ngozi Adichie offre ai lettori una definizione originale del femminismo per il XXI secolo. Attingendo in grande misura dalle proprie esperienze e riflessioni sull'attualità, Adichie presenta qui un'eccezionale indagine d'autore su ciò che significa essere una donna oggi, un appello di grande attualità sulle ragioni per cui dovremmo essere tutti femministi. In un contesto in cui il femminismo era considerato un ingombrante retaggio del secolo scorso, la posizione di Adichie ha cambiato i termini della questione.
Alcuni brani della sua conferenza sono stati campionati da Beyoncé nel brano Flawless e hanno fatto il giro del mondo. La scritta FEMINIST a caratteri cubitali come sfondo della performance dell'artista agli Mtv Video Music Awards e il famoso discorso dell'attrice Emma Watson alle Nazioni Unite in cui si dichiara femminista sono segni evidenti del fatto che c'è un prima e un dopo "Dovremmo essere tutti femministi".

Recensione
"We should all be feminists" è un saggio tratto da una conferenza TED tenuta dall'autrice nel 2012 che ha avuto un immenso successo (per il video qui). Un anno dopo Adichie ha pubblicato il suo discorso in questo libro, il quale è diventato uno dei pilastri del femminismo negli ultimi anni.
Ho deciso di leggere questo saggio in inglese, perché è molto corto e pensavo che ne avrei colto tutte le sfumature nella lingua originale: per questo motivo, consiglio a tutti coloro che hanno una buona conoscenza dell'inglese di fare come me. Stessa cosa vale per il video, ma comunque su internet potete trovare anche la trascrizione. 

Io mi considero una femminista. Ho sempre fatto molta fatica a dirlo ad alta voce, perché questa parola per tante persone, sia uomini che donne, ha una connotazione negativa. Appena si nomina la parola "femminismo"  cominciano i luoghi comuni, come ad esempio il classico "le femministe odiano gli uomini", "perché si dice femminismo e non qualcosa tipo umanismo?", "le donne ormai hanno raggiunto la parità, non c'è bisogno di ulteriori proteste",  eccetera, eccetera.  Queste frasi mi hanno sempre offesa molto, ma mi mettevano anche parecchio a disagio, perciò facevo fatica a rispondere. 
Quando finalmente ho letto "We should all be feminists" ho trovato tutte le risposte alle critiche che mi venivano fatte. Chimamanda è riuscita a unire le sensazioni e i problemi di tutte le donne del mondo, creando un manifesto femminista coerente e attuale

"La parola “femminista” ha un bagaglio così pesante, un bagaglio negativo. Odiate gli uomini, odiate i reggiseni, odiate la cultura africana, quel genere di cose."



In tanti pensano che il femminismo sia una cosa che riguardi solo le donne. In questo saggio l'autrice è riuscita a spiegare perché la lotta per la parità coinvolga entrambi i sessi: quando dice che noi tutti dovremmo essere femministi, intende proprio tutti, uomini e donne, perché si tratta di raggiungere il sogno di un mondo migliore, un mondo più uguale. Agli uomini viene insegnato troppo spesso ad avere paura della fragilità, mentre alle donne che dovrebbero sempre dimostrare di essere meno forti dei maschi, per non rischiare che si sentano minacciati.
Per questo motivo, credo che per arrivare a questo obbiettivo non bisogna incoraggiare solamente le ragazze a credere nelle proprie capacità, ma anche ricordare ai ragazzi che tutti abbiamo le stesse possibilità, indipendentemente dal sesso. 

"Ecco da dove cominciare: dobbiamo cambiare quello che insegniamo alle nostre figlie. dobbiamo cambiare anche quello che insegniamo ai nostri figli"



Credo che il sessismo sia così difficile da combattere perché spesso è talmente legato alla nostra cultura che non ci rendiamo nemmeno conto che esista. La consapevolezza è il primo passo per creare futuro più uguale e giusto. In "We should all be feminists" l'autrice si concentra su tutte le piccole cose che nella nostra società sembrano normali, ma che in realtà creano una forte discriminazione nei confronti delle donne. Basta pensare a tutte le volte che si dà per scontato che i soldi di una donna arrivino da suo marito o che sia la moglie a cucinare e a occuparsi dei figli. Tutte le volte che una donna, per "la pace nel suo matrimonio" (un'espressione su cui la scrittrice ha un'opinione ben precisa), ha rinunciato ad un sogno oppure non è stata presa sul serio sul posto di lavoro. Il particolare su cui Adichie si è soffermata che mi ha più colpito è stato sicuramente il fatto che la sessualità di una donna sia sempre soffocata. Non ci avevo mai pensato: le ragazze vengono cresciute facendogli intendere che il sesso sia un peccato e che non possono avere desideri, come se dovessero sentirsi sbagliate solo perché sono nate femmine. Solo dopo averlo letto ho riconosciuto che è un peso che sento anch'io da parte dell'ambiente in cui vivo.
La cosa più importante da fare per combattere questa forte discriminazione è cercare di dimenticare tutte le lezioni sul genere che abbiamo imparato vivendo nella nostra società. 

"Insegniamo alle ragazze la vergogna. "Chiudi le gambe”, “Copriti”. Le facciamo sentire come se nascere femmine le rendesse già colpevoli di qualcosa. E così, le ragazze crescono fino ad essere donne che non possono dire di avere desideri. Crescono per essere donne che si zittiscono da sole. Crescono per essere donne che non possono dire quello che realmente pensano. E crescono – e questa è la cosa peggiore che facciamo alle ragazze – per essere delle donne che hanno trasformato il dover fingere in una forma d’arte. "



Chiamamanda Ngozi Adichie è sempre stata considerata una grande femminista: ne aveva già parlato in altri suoi romanzi, come "Ibisco Viola" e "Americanah", soffermandosi specificatamente su come viene visto in Africa. Con la sua conferenza però ha aiutato chi ne sapeva poco a capire il vero significato del femminismo. "We should all be feminists" ha avuto un incredibile potenza mediatica e un successo inimmaginabile, cambiando completamente tutte le idee e i pregiudizi che si avevano su questo concetto così incompreso.

Dal dicembre 2012, ovvero da quando è uscita la conferenza TED di Adichie, essa ha avuto una forte popolarità, ispirando tantissime persone.
Basta pensare all'iconico discorso di Emma Watson alle Nazioni Unite nel 2014, in cui l'attrice si sofferma su alcuni punti base dettati dalla scrittrice, come ad esempio la differenza economica fra i sessi e l'educazione dei ragazzi. 


Per il video del discorso cliccate qui

Altro esempio lampante è stata Beyoncé, che nella sua canzone "Flawless" ha voluto inserire alcuni versi del discorso. Ai VMAs del 2014 la cantante si è esibita in una bellissima performance della canzone accompagnata dalla gigantesca scritta "feminist".


Per il video di "Flawless" cliccate qui

"Io sono arrabbiata. Il genere, per come funziona oggi, è una grave ingiustizia. Noi tutti dovremmo essere arrabbiati. La rabbia ha una lunga storia nell’apportare un cambiamento positivo, ma oltre ad essere arrabbiata, io sono anche fiduciosa perché credo profondamente nella capacità degli esseri umani nel rinnovare se stessi per il meglio."



Io sono una femminista e ho sempre pensato di esserlo. Prima di conoscere Chimamanda Ngozi Adichie avevo paura di affermarlo in pubblico, adesso mi sento più consapevole. La parola "femminismo" ha un carico di significati che non tutti comprendono: per questo motivo credo che "We should all be feminists" sia perfetto per tutti coloro che non sanno bene cosa significhi questa parola, che siano maschi o femmine. Particolarmente ora che l'uguaglianza fra i sessi è un argomento molto discusso, una lettura del genere può rivelarsi illuminante.

Citazione preferita: 
Un femminista è un uomo o una donna che dice: “Sì, c’è un problema di genere oggi come oggi, e dobbiamo risolverlo, dobbiamo fare meglio.”


Curiosità
Come già dicevo prima, la notorietà  di questo saggio è aumentata tantissimo anche grazie al singolo di Beyoncè. Chimamanda Ngozi Adichie ha dichiarato di essere molto contenta che la cantante stia aiutando le femministe a parlare. Nonostante non sia sempre stata d'accordo con alcune cose dette in passato da Beyoncè (basta pensare a "Single Ladies" con il suo "put a ring on it"), ha affermato che lei ha aiutato a sensibilizzare la gente sul femminismo e che le piace il fatto che inviti le ragazze a sentirsi se stesse, non solo con "Flawless", ma anche con tante altre sue canzoni. 


Grazie per avermi seguita anche oggi e alla prossima recensione!



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